Vorrei tornare ai racconti sull’orto, ma ci passo troppo poco tempo. Ci sono tanti altri impegni per cui lo sto trascurando. È un po’ affaticato il mio orto. C’è poca acqua, e si fa molta fatica a trovarla. Comunque proviamo ad andare avanti. Ma l’orto mi suggerisce come la fraternità con la vita dell’orto non è meno complessa della fraternità umana. La fraternità non è una parola semplice. Perché le fraternità sono molte, e non sono tutte né buone né cristiane. Per esempio esiste la fraternità che sfrutta la terra e l’uomo, voi mi direte che questa non è fraternità. Lo so benissimo, ma riusciamo a trovare le motivazioni per cui lo sfruttare può avere un volto umano. Ci sono sempre state persone e comunità che in nome delle loro fraternità hanno scartato e umiliato donne e uomini che non rientravano in quella loro fraternità, che per chiamare alcuni fratelli hanno offeso e ucciso i non fratelli. Poi ci sono quelle fraternità che hanno escluso le donne, i disabili, lo straniero, il separato, l’appartenente al mondo lgbt. In nome di una fraternità di legami, di valori e di leggi lasci fuori qualcuno da questo circolo di fraternità. Molto raramente i fratelli hanno incluso tutti i fratelli, ancora più raramente le sorelle tutte. papa Francesco nella lettera tutti fratelli, partendo dalla parabola del buon samaritano ci dice che la fraternità universale parte mettendo al centro quella vittima assalita dai briganti, mettendo al centro tutte le vittime del mondo. Nel mio orto ho visto che il sedano sta soffrendo molto e allora va messo al centro, con qualche attenzione in più. Con l’orto mi viene facile con gli umani non mi viene facile mettere al centro sempre la vittima. la fraternità è anche, e forse soprattutto, un comando che ci viene rivolto in quanto comunità, chiesa, società, umanità, un verbo coniugato alla forma plurale: ‘amatevi gli uni gli altri… e mi fermo qua. Sono che non sono capace di amare il prossimo, e qui dichiaro tutta la mia fatica. So che ogni giorno non merito il bene che sento addosso da parte di tanti uomini e donne e da parte di Dio. So anche che dopo la fatica e la rabbia iniziale posso e voglio ripartire. Aiutatemi in questo compito di fraternità universale.