servo fannullone

di | 14 Aprile 2023

E dopo aver visto il padrone e commentato quello che lui è e come gestisce i talenti consegnati ai suoi servi vediamo il servo che viene dichiarato fannullone. Il testo fa un’annotazione particolare, dice infatti: “Signore so che sei uomo duro che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso, per paura andai a nascondere il tuo talento sotterra, ecco qui il tuo.” La dichiarazione che fa questo servo non è quella di essere fannullone, ma della paura del padrone perché è un uomo severo, perché è un uomo esigente perché è un uomo che chiede troppo, forse. Addirittura, chiede di mietere dove non si è seminato, ma questa sembra un’operazione impossibile. Il servo fannullone non è fannullone, ma pauroso, incapace di assumersi la responsabilità di trafficare il suo talento per paura del padrone. Dei giovani di oggi molte volte si dice che sono fannulloni, che non hanno voglia di lavorare, che non si impegnano a sufficienza, che perdono tutte le occasioni della vita perché non sono sufficientemente intraprendenti e coraggiosi. Anche di me si dice a volte che sono fannullone, che perdo le occasioni della vita. Ma se andiamo al fondo di questi ragazzi, di questi giovani ti rendi conto che sono bloccati dalla paura, riconoscono di avere doni, ma attorno a loro sono circondati da persone e da situazioni che sembrano impedire loro di vincere quella paura per potersi dare da fare nella vita. Non sono fannulloni, almeno non sempre, sono gente che hanno una gran paura di affrontare la vita. Ma se ci pensiamo, che cosa sono chiamati ad affrontare questi ragazzi? Sicuramente un mondo complesso, un mondo che non favorisce chi è appena appena fragile, sicuramente favorisce chi è forte, chi è intraprendente, chi ha coraggio. E dei fragili che ne facciamo? Quando la mia vita sente addosso tutta la sua fragilità, la sua fatica, non ho voglia di trafficare, non ho voglia di prendere i talenti e di raddoppiarne il valore, penso solo, se ci riesco, a custodire il poco che ho tra le mani. Cosa diventano, o cosa diventiamo noi che viviamo la paura della vita? come ci descrivono gli altri? Diventiamo fannulloni, incapaci, ci sentiamo dire: coraggio coraggio coraggio, svegliati, dai diventa intraprendente. Ma chi aiuta questi ragazzi a superare le paure? Secondo voi basta questo coraggio coraggio coraggio ? A me sembra che il cuore della parabola stia qui, in questo servo pauroso, che è diventato per il padrone un fannullone e proprio perché fannullone gli viene portato via quel poco che gli rimane. A un giovane pauroso la vita e la società porta via tutto e lui diventa scarto, semplicemente fannullone. Il Vangelo non mette al centro l’uomo intraprendente, mette al centro chi ha paura, mette al centro chi sembra lo scarto. La parabola ci insegna che la vera economia sta nel mettere al centro lo scarto del mondo per risollevarlo.

Un pensiero su “servo fannullone

  1. Liliana

    “Ma chi aiuta questi ragazzi a superare le paure? Secondo voi basta questo coraggio coraggio coraggio ? ”
    No non serve questo coraggio coraggio …
    I nostri ragazzi sono molto fragili e hanno un forte bisogno di essere circondati di amore e di comprensione.
    Il mondo del tutto e subito che stanno vivendo lì sta mettendo in forte competizione e quindi in forte difficoltà. La vita non può essere vissuta rimanendo sempre in gara. E la difficoltà maggiore la riscontrano nel mondo del lavoro.
    Un lavoro che invece di farli crescere in esperienza, mette ansia di prestazione.
    Preghiamo per quei datori di lavoro che danno esperienze e non umiliano.

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