sabato 6 maggio

di | 5 Maggio 2017

I discepoli di Emmaus – Arcabas

Matteo 19,23-30                                                           

23 Gesù allora disse ai suoi discepoli: «In verità io vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. 24 Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». 25 A queste parole i discepoli rimasero molto stupiti e dicevano: «Allora, chi può essere salvato?». 26 Gesù li guardò e disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile». 27 Allora Pietro gli rispose: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?». 28 E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. 29 Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna. 30 Molti dei primi saranno ultimi e molti degli ultimi saranno primi.

Commento

Continua l’insegnamento di Gesù sulla ricchezza. Il problema è l’idolatria della ricchezza, oppure le piccole tentazioni quotidiane idolatriche, o le “paure” di fronte a mancanze di sicurezze e di garanzie…la categoria del “ricco” presidia la coscienza cristiana sino alla fine. E quindi tale è la percezione di come “difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli”! E la celebre immagine del cammello e della cruna, è da tenere così com’è, nella sua grottesca e straordinaria efficacia. Tutto questo sembra confermato molto semplicemente dallo stupore spaventato dei discepoli.   Ma quel “chi può essere salvato”, apre l’affermazione di Gesù: “Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile”: un’affermazione radicale che non lascia spazio a considerazioni “sociologiche” circa condizioni di vita che renderebbero più semplice tale abbandono. Il nostro cuore può essere sedotto anche dal possesso di una matita! Ma, appunto, a Dio tutto è possibile. E proprio perché a lui tutto è possibile ecco Lui ci può salvare dall’ idolatria e dalla paura della ricchezza. Non con un atto miracolistico, ma con il pieno affidamento a lui.

Preghiamo

Preghiamo per Massimo

3 pensieri su “sabato 6 maggio

  1. sr Rita

    Ringrazio il Signore per il centuplo che mi ha concesso e che mi continua a donare per il poco che ho lasciato. Preghiamo per tutti i “ricchi” che si fanno carico del bisogno altrui, anche della nostra casa.

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  2. . Elena

    Ricchezza come strumento per gli altri, non è male questo concetto, mentre è spaventoso l’attaccamento anche alle più piccole cose che facciamo nostre. È diventato come un mantra questa affermazione di Gesù, nella mia vita… gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. E davvero ciò si riceve è molto, molto, molto più del poco dato e lasciato. Grazie a tutti coloto che sono capaci di trasformare la loro ricchezza in opportunità per gli altri, tutto l’amore di questi gesti è nelle mani del Signore, che sa moltiplicare ogni cosa poiché la condivide….
    Prego per Massimo e chiedo una preghiera per Nicoletta.

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  3. sr Alida

    Ho ancora molto da lasciare,per dare pieno spazio al Signore ,mentre lo rinvgrazio per il centuplo ,che mi dona gratuitamente ,mi riaffido a Lui ,e mi possa salvare ,rendendo il mio cuore libero ,staccato da altro ,che Lui non è .Mi unisco alla preghiera per Massimo ,Nicoletta ,Per i ricchi che son solidali con i poveri .

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