Giobbe 1,1
l,C’era nella terra di Uz un uomo chiamato Giobbe: uomo religioso e retto, temeva Dio ed era alieno dal male.
Commento
Iniziamo il commento al libro di Giobbe. Il tema centrale di tutto il libro è quello della sofferenza del giusto che è la cosa più ingiusta che esista. Perché il giusto deve soffrire e il malvagio prospera? Dedichiamo alcuni giorni per introdurre il libro. Siamo intorno al 5 secolo A. C.. a Gerusalemme è fiorente la cultura sapienziale. Colui che ha scritto il libro, che non è Giobbe, perché questo è il nome del protagonista del libro, è un uomo di grande e raffinata cultura. Egli nella sua riflessione sul male e sulla sofferenza si scosta molto dal pensiero e dalla dottrina tradizionale che prevedeva che il giusto riceve benedizioni e ricchezze e il malvagio sofferenza e miseria. Questa particolare dottrina si chiama della retribuzione, Dio retribuisce il giusto. L’anonimo autore del libro di Giobbe è probabilmente scienziato, teologo, filosofo, conoscitore del mondo, un saggio che parla della vita e vuole comunicare tutta la sua passione e saggezza soprattutto ai giovani. Le caratteristiche del personaggio del libro sono: uomo religioso, retto, temeva Dio ed era alieno al male, un santo diremmo noi. Ecco la vicenda di Giobbe prende il via proprio da questo uomo religioso, santo, giusto a cui tutto funziona nel modo giusto. Secondo la legge della retribuzione egli uomo giusto viene retribuito da Dio con ricchezze e benessere. Ma l’intoppo della malattia e del dolore arriva e cambia le carte in tavola.
Preghiamo
Preghiamo per tutti i malati.
Oggi ricordando i fedeli defunti ci potemmo associare al libro di Giobbe dicendo delle persone che ci hanno lasciato: c’era nella mia famiglia, Parrocchia, congregazione….un uomo, una donna chiamato….: uomo religioso e retto, temeva Dio ed era alieno dal male.
Nella loro storia ritroviamo la nostra ed anche dei criteri per vivere il dolore, l’abbandono, la critica, la derisione in un rapporto di fede con Dio.
Preghiamo per chi porta il nome di Silvia.
Prego con voi per tutti gli ammalati, per mia sorella Silvia, tornata a casa ieri e ricordo i giusti a cui la vita ha presentato un conto troppo duro. Il Signore sa il perché di ogni cosa… ci sia dato di accettarlo, anche quando non possiamo capire….
Mi unisco alla preghiera ,per i giusti che anche oggi pagano un conto troppo duro,per tutti quelli passati a miglior vita che han vissuto così ,per tutti gli ammalati per Silvia e per chi porta questo nome e per te Elena che hai condividi da vicino con la sorella .