sabato 26 Marzo

di | 25 Marzo 2016

la stella del mattinoSabato Santo – Dal Vangelo secondo Luca

Il primo giorno della settimana, al mattino presto [le donne] si recarono al sepolcro, portando con sé gli aromi che avevano preparato. Trovarono che la pietra era stata rimossa dal sepolcro e, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù. 
Mentre si domandavano che senso avesse tutto questo, ecco due uomini presentarsi a loro in abito sfolgorante. Le donne, impaurite, tenevano il volto chinato a terra, ma quelli dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea e diceva: “Bisogna che il Figlio dell’uomo sia consegnato in mano ai peccatori, sia crocifisso e risorga il terzo giorno”».  Ed esse si ricordarono delle sue parole e, tornate dal sepolcro, annunciarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri. Erano Maria Maddalena, Giovanna e Maria madre di Giacomo. Anche le altre, che erano con loro, raccontavano queste cose agli apostoli. 
Quelle parole parvero a loro come un vaneggiamento e non credevano ad esse. Pietro tuttavia si alzò, corse al sepolcro e, chinatosi, vide soltanto i teli. E tornò indietro, pieno di stupore per l’accaduto. 

Commento

Nella veglia pasquale risuona una parola: è risorto. Tutto alla fine arriva a quella parola. La luce nuova del fuoco, la fiamma del cero pasquale, le lunghe letture, tutto porta a questa parola. Ma anche il tempo: la luna piena, la stagione primaverile con le sue fioriture, l’allungarsi delle giornate, tutto porta a questa parola: è risorto. Forse anche dentro il nostro cuore vi è come un energia nuova, una speranza, almeno per qualche giorno e anche noi non possiamo non pensare che è risorto. Si Gesù è davvero risorto. In una sola parola il cuore del cristianesimo,  Questo è il minuscolo “seme” di tutta l’incredibile fioritura che avrebbe segnato i secoli futuri. Gesù Cristo, crocifisso e risorto, è l’unica risposta adeguata che contiene anche il seme della nostra risposta alla vita e al mondo.  Le donne sono le prime presso la tomba. Sono le prime a trovarla vuota. Sono le prime ad udire: “Non è qui. È risorto”. Sono le prime a stringergli i piedi. Maria di Magdala è la prima ad incontrare il Cristo risorto.  A Maria di Magdala Rainer Maria Rilke dedica questi versi di una sua poesia. Forse è una dedica a tutte le donne che più degli uomini credono nella speranza. “… quando venne in lacrime al sepolcro / per spalmarlo di balsami, Egli era / per lei risorto e per poterle dire, / più beato, il suo: Non mi toccare. / Lei capì solo poi nella sua grotta, / quando, fortificato dalla morte, / lui finalmente le vietò il conforto / di spalmarlo di unguenti e il presagio del contatto, / per educare in lei la donna amante / che sull’Amato ormai più non si china / perché, sospinta da bufere  enormi, / sopravanza la voce dell’Amato”

Preghiamo

Preghiamo oggi per tutte le donne creatrici di un mondo nuovo.

 

4 pensieri su “sabato 26 Marzo

  1. sr.Alida

    Don Sandro il commento è stupendo,grazie! Nel silenzio del Sabato Santo mi unisco con una preghiera di don Tonino Bello:Santa Maria ,donna del sabato santo ,ripetici ,che non c’è croce ,che non abbia le sue deposizioni..Non c’è peccato,che non trovi redenzione.Non c’è sepolcro su la pietra non sia provvisoria sulla sua imboccatura..Madre dolcissima,prepara anche noi all’appuntamento con Lui.”A tutti noi , ai nostri cari,a chi ci vive accanto ,a chi ci è affidato BUONA PASQUA!

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  2. Giulio

    Gustiamo il silenzio di questa giornata, dove tutto è sospeso ed incerto.
    Buon sabato santo e buona Pasqua a tutti.

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  3. sr Rita

    ” Si domandavano che senso avesse tutto questo…” Il mistero di Gesù nella sua passione e morte…interroga. Ma anche il mistero dell’uomo, di ciascuno di noi…interroga. Che senso ha? E noi sappiamo quali sono i fatti per i quali ci interroghiamo: che senso ha? Il silenzio di oggi, la gioia di domani ci aiutino a intuire che in ogni evento c’è un senso salvifico. Buon sabato santo a tutti.

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  4. Elena

    Buon silenzio… poche ore e la gioia dell’amato, di nuovo fra noi! Elena

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