sabato 18 marzo

di | 17 Marzo 2017

 Matteo 13,36-43                                                                            

36 Poi congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo». 37 Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. 38 Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno 39 e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. 40 Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. 41 Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità 42 e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. 43 Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!

Commento

Parto con questa citazione di un padre della chiesa che non so chi sia, che dice: Lo Spirito Santo che ha guidato lo Scrittore sacro a esprimere nella Parola il mistero del Signore  è lo stesso Spirito che oggi guida noi ad ascoltarla nella nostra vita e per la nostra vita. Oggi a ciascuno di noi Gesù parla e noi per sua grazia possiamo ascoltarlo! Questo per dire che ognuno di noi può trovare anche in questa parabola del regno di Dio e della sua spiegazione un qualcosa di suo e di vitale per  la propria vita spirituale. Questo per dire che la parola di Dio non è fissata per sempre, ma è novità assoluta. e nemmeno è preclusa a qualcuno, ma tutti possono accedervi grazie allo spirito Santo invocato. Il testo parte dalla considerazione che il buon seme è seminato da Dio, mentre la zizzania è il nemico il diavolo. Così dice la parabola. Nel linguaggio biblico quando vi è un gesto malvagio si dice che il cuore dell’uomo è preso dal male. Vi faccio un esempio estremo: quando uno gioca d’azzardo il suo cuore è così preso dal gioco che è come dominato da una forza esterna a lui che non riesce a fermare. Questo è il maligno!!!!  Se penso alla mia vita anche io conosco forze esteriori a me che mi dominano, che non mi lasciano libero. Per il Vangelo di Gesù  chi fa il male è sempre in qualche modo prigioniero del Male. Però da questo Male il Signore è venuto a liberarci, e quindi c’è una responsabilità del male che facciamo, ma vi è anche tutto un cammino di liberazione che possiamo fare.  In ogni caso, anche quando l’uomo non riesce a liberarsi o a lasciarsi liberare dal suo male il vangelo è qui per dire che il Signore è buono, è grande la sua misericordia, e senza nessun merito nostro, anzi, malgrado noi, Egli ci ha regalato la luce di queste Parole e la bella vicenda di poter anche oggi camminare in esse, cioè di camminare in una via di liberazione.

Preghiamo

Preghiamo per Daniel

3 pensieri su “sabato 18 marzo

  1. sr Rita

    Oggi, 18 marzo, ringrazio il Signore per tutto quello che mi ha regalato in 50 anni di vita religiosa tra le suore delle poverelle. Un dono immeritato che mi ha reso e mi continua a rendere felice e grata. Benedico tutto quello che ho vissuto: grano buono e zizzania. Alla fine tutto è grazia.

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  2. Elena

    Anche l’esperienza del male può diventare una grande opportunità di redenzione, di maturazione, di crescita e di fede. In questo la nostra responsabilità. A volte, alcune persone crescono, vivono e respirano il male nelle loro vite e pur non essendo malvage, in realtà lo diventano per molte ragioni che non si possono comprendere o giudicare. Preghiamo per loro. Anche io esprimo gratitudine per la molteplicità dei doni ricevuti dal Signore, nel bene e nel male penso di essere una persona molto fortunata e soprattutto molto amata. Nonostante tutti i limiti, le fragilità, le cadute…. Grazie Signore Gesù!
    Mi unisco alle comuni intenzioni di preghiera, per Daniel e per sr Rita.

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  3. sr Alida

    Grano e zizzania…come capiremmo l’importanza della luce se non ci fosse il buio ?Chiaro che il male e la zizzania ,sarebbe meglio non ci fossero ,ma gli opposti che viviamo ,possono essere,redenzione,cammino verso ….il Sommo bene …non nonostante ,ma proprio perchè così possiamo raggiungere la meta …prego per Daniel un caro augurio unito alla preghiera per sr.Rita

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