sabato 13 aprile

di | 12 Aprile 2024

Mc. 1,29-34

29 E, usciti dalla sinagoga, si recarono subito in casa di Simone e di Andrea, in compagnia di Giacomo e di Giovanni. 30 La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. 31 Egli, accostatosi, la sollevò prendendola per mano; la febbre la lasciò ed essa si mise a servirli. 32 Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. 33 Tutta la città era riunita davanti alla porta. 34 Guarì molti che erano afflitti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.

Commento

Dopo la sinagoga ancora un luogo del vivere umano: la casa di Pietro. Forse per Gesù era un riferimento preciso. Quando si trovava da quelle parti ci andava. Gesù ci teneva a stare nelle case dei suoi amici. Anche in questo si mostra il tratto umano di Gesù, il frequentare case degli amici dice che Gesù amava tantissimo stare con gli amici. E proprio in questa casa Gesù guarisce la suocera di Pietro che era presa dalla febbre che la immobilizza. Bellissimo il gesto del Signore: si accostò, la sollevò, la prese per mano. Tre parole che dicono la cura di Gesù verso l’umanità che soffre. La prese per mano. Io immagino la scena di Gesù che prende per mano la suocera di Pietro e la solleva; così è la cura, un prendere per mano e un sollevare. Qualcuno dice che Gesù prima annuncia il regno e poi guarisce, come a dire che prima viene la parte spirituale della vita e poi quella umana. Gesù nel suo agire non fa così: sa benissimo che sta annunciando il regno di Dio quando prende per mano l’uomo offerente e lo solleva. Le due esperienze, quella umana e quella spirituale  nell’uomo Gesù non sono distinte, ma si intrecciano continuamente

Preghiamo

Preghiamo per Giulia

2 pensieri su “sabato 13 aprile

  1. sr Alida

    Gesù si accosta, prende per mano, solleva, l’umanità di Gesù riabilitare in tutti i sensi. I gesti della cura, della tenerezza e misericordia, non solo per gli amici. Imparare la sua cura è essenziale. Per Giulia preghiamo.

    Rispondi
  2. Elena

    A Gesù basta questo gesto: prendere per mano e sollevare. A noi, a volte servono più gesti di misericordia, più gesti di cura per sollevare una persona dal suo male stare, dal suo malessere. E a volte non riusciamo neppure a sollevare chi soffre. Aiutaci Signore a non lasciare quella mano perché chi è in difficoltà non scivoli ancora più giù. Facci essere operatori di cura e di pazienza visibili e invisibili,con chi soffre.
    Accompagno Giulia con la preghiera.

    Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.