profili

di | 28 Febbraio 2023

Rientro da Bologna e vedo i profili delle montagne bergamasche. Cerco di individuare le cime e i crinali. Con me c’è don Sergio e ci divertiamo un po’ con i nomi delle montagne. C’è un po’ di neve, ci sono le nuvole e la nebbia, non si vede un granché, ma ci proviamo a capire che montagne sono. Questa storia dei profili e delle vette viste da lontano mi aiutano a focalizzare un pensiero. Che cosa vediamo all’orizzonte delle nostre storie? Che cosa intravediamo guardando lontano. La prima cosa che posso dire è questa. Vedo orizzonti lontani, con nuvole e nebbie, non vedo sicuramente chiaro, non vedo il sole. Vedo un mare che getta sulla spiaggia persone, bambini e donne che gridano disperate. Vedo l’orizzonte lontano, ma ormai anche vicino della guerra, vedo carrarmati, anzi come li chiamano oggi Tank, che sparano bombe in ogni dove. Non distinguo i contorni della pace, della fraternità. Vedo poco. È come trovarci in piena notte. Non si distinguono i profili dei giorni nuovi. Vedo la notte di un ministro: «La disperazione non può mai giustificare condizioni di viaggio che mettano in pericolo i figli, sbagliato mettere in pericolo la vita dei figli. (ministro Piantedosi). La difficoltà principale è data dal fatto di trovarci in piena “notte” e quando ci si trova nella “notte” una sola è la domanda del cuore umano: «Oracolo sull’Idumea. Mi gridano da Seir: “Sentinella, quanto resta della notte? Sentinella, quanto resta della notte?”. La sentinella risponde: “Viene il mattino, poi anche la notte; se volete domandare, domandate, convertitevi, venite!”» è una parola del profeta Isaia. Ma intanto il profilo che segna l’orizzonte del futuro è incerto, avvolto nelle nuvole. Allora ci rimane solo una cosa. Ecco che cosa ci rimane. Sono parole di Lazzati: “Ritornando ora all’oracolo di Isaia, e preso atto che esso parla di notte, e di notte fonda, dobbiamo ancora soggiungere che esso non lascia grandi speranze ai suoi interpellanti: ma con voluta ambiguità, annunzia sì il mattino, ma anche subito il ritorno della notte. L’oracolo del profeta non vuole alimentare illusioni di immediato cambiamento, e anzi invita a insistere, a ridomandare, a chiedere ancora alla sentinella, senza però lasciare intravedere prossimi rimedi» forse ci aspetta davvero un tempo incerto da attraversare tutto, un tempo incerto che ha i contorni della notte e del mattino contemporaneamente; la speranza è che alla fine prevalga il pieno giorno.

Un pensiero su “profili

  1. Stefano

    Buongiorno

    Leggendo la meditazione di oggi, mi sento un atomo dell’Universo, che per tanto voglia fare ho bisogno di collegarmi… ad altri atomi, da solo sono un nulla.
    La
    Nostra Chiesa ha bisogno di unione.

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