Il tuo sguardo puo’ far male, è tagliente come un vetro spezzato; le tue parole possono far male, anzi fanno male. Di chi è questo sguardo? Di chi sono è questa parole? Sono le mie, forse anche le tue, quelle del mondo che esplode in tante mine conficcate nei campi di grano. E per ogni mina che esplode, un bambino inerme ci rimette un pezzo del suo corpo. Le mie parole fanno male… non hanno la dolcezza della rondine che vola nel cielo, ma la durezza di una valanga che rotola e che frantuma il campo e la strada e la casa di chi ci abitata. Le mie parole fanno male sono come le frecce lanciate da un arco che vanno a colpire al cuore l’altro che mi guarda attonito. Le mie parole e i miei sguardi sono come fiamme che bruciano d’estate e portano via un pezzo del bosco. Si sono queste le mie parole. Non so usare parole e sguardi di dolcezza. A volte sono anche errori madornali di giudizi imperdonabili che arrivano come spade a doppio taglio. Le mie parole e forse le tue parole ti fanno star male emi fanno star male. Si sono così le mie e le tue parole. Forse l’unica cosa che posso dire delle mie parole e dei miei sguardi è che non barano mai al gioco. non so le tue se barano o no al gioco della vita. E allora trasforma le mie parole in silenzi, in parole di passione d’amore per altro e per la cura della sua vita. e allora donami parole e sguardi che hanno il gusto del silenzio che è l’unico dono possibile per incontrare l’altro. Donami parole che non sono mine, ma silenzi di ascolto, di amore per l’altro. Ma oggi rimango con il mio sguardo e le mie parole che fanno male perché taglienti come un vetro spezzato.
Me lo auguro anche io…sono stanca di ferire o di ferirmi…ma se le parole vengono dal cuore, bisogna cambiare in profondità, non basta il silenzio, ma la consapevolezza che quello che diciamo o non diciamo non ferisca. Le tue parole, in questo blog sono parole di un cuore bello e consapevole, e portano tanta speranza…per un reale cambiamento. Grazie