parole buone

di | 30 Giugno 2023

Sto guardando a tutte le notizie che riguardano i nostri ragazzi. Ma penso anche ai ragazzi che incontro ogni giorno. Ad un incontro a cui ho partecipato si dice che l’età in cui i nostri ragazzi iniziano a compiere reati si abbassa sempre di più. Sto pensando a quelli che incontro ogni giorno, a quelli che sento, a quelli che vorrei aiutare ma non posso. Vedo i miei ragazzi andare nell’orto con l’educatrice e i volontari. Devo dire che ieri ero un po’ in aria e ho preferito lasciare  fare loro, non me la sentivo di stare accanto ai ragazzi. Non è che non ho fatto niente. Ma era veramente una fatica e allora meno male che ci sono amici che egregiamente prendono il mio posto e lo fanno meglio di me. Poi parlo con le loro famiglie, con i loro educatori, a chi in qualche modo fa qualsiasi cosa di buono per loro. Ci sono tante persone che fanno cose affascinanti. ascolto.. A volte ci sentiamo tutti stanchi e un po’ disorientati lavorando dentro questi mondi. Lo dichiaro: a volte è una fatica immane e viene voglia di mollare tutto;  comprendo la fatica di tante famiglie e d tanti educatori, sono pienamente solidale con loro. Non mi aggrego a quella schiera  di uomini e donne che lanciano invettive, giudizi, ragionamenti da luoghi comuni del tipo sono immigrati, oppure avrà una famiglia difficile. Sono discorsi che non mi appartengono. Non li voglio nemmeno sentire. A me sembrano  giudizi di chi alla fine non si sporca le mani con questi ragazzi. Io credo che anche la presenza, la cura, la vicinanza ai nostri ragazzi fa parte di quel piano superiore di cui stiamo parlando in questi giorni. Io attingo, non forza e nemmeno idee, ma conforto e un poco di coraggio per andare avanti, dalla parola sacra. Mi servono parole buone per andare avanti. E le trovo nella parola sacra. Nella parola sacra la misericordia-amore di Dio si manifesta, si deve manifestare, nella misericordia-amore di uomini e donne. È tutto qua il segreto che mi spinge ad andare avanti. Lo dico in questo modo. Sento  la presenza misericordiosa di Dio Padre su di me, che mi accompagna e mi protegge in questo compito di vicinanza verso i ragazzi. Sento che mi da conforto e mi spinge a continuare. Ma sento che devo raccontare ai ragazzi, alle famiglie, agli educatori di questa presenza buona che spinge ad andare avanti. La voce di Dio e la sua misericordia arrivano attraverso voci e provvidenze di donne e uomini. Tutti possiamo riconoscere la mano di Dio nelle mani di uomini e donne che diventano provvidenza e misericordia per noi. Troppe persone non sperimentano la mano della provvidenza perché le nostre mani non sono abbastanza generose e le nostre parole non sono sempre buone. magari i nostri ragazzi hanno bisogno di parole generose e buone.

3 pensieri su “parole buone

  1. Giuliana Alessio e Enzo

    Verissimo Don Sandro e vorrei aggiungere non hanno bisogno di stigmi. Un insegnante che spese una vita con i ragazzi “Mario Lodi” creò un giornale con loro che raccogliesse tutti gli eventi e le azioni positive che avvenivano intorno a loro. Oggi nei nostri giornali leggo per la maggior parte notizie negative che non solo deprimono me ma anche dove i giovani non possono specchiarsi positivamente.Non parliamo poi delle TV e internet. Sogno che qualcuno che ‘ha i mezzi e la cultura possa incidere positivamente per una svolta nelle comunicazioni. Forse potrebbe partire da noi con le lettere al direttore ove fare controinformazione. I ragazzi specie se insicuri hanno bisogno di respirare positività dentro di sé e fuori.La nostra esperienza di accoglienze di ragazzi difficili ci hanno sempre confermato questo.Possiamo sognare insieme che qualcuno possa incidere per una svolta.un abbraccio.

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  2. Claudio Albergoni

    Mi viene in mente che se a volte per voi è difficile non mollare.. Oltre a quello in cui credete e a quello che vi guida, possiate avere fiducia e forza dai riscontri che le persone a cui state vicino vi manifestano.. Penso siano tutti per voi e per merito vostro.

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  3. Rosy Leoni

    Grazie don Sandro….io con le parole sbaglio sempre e allora preferisco lasciar parlare le mie povere opere…le uniche parole che penso siano giuste e vere sono queste: ti voglio bene.

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