Mi piace ascoltare la radio, non ho la televisione e quindi vivo di radio. Questa sera ascoltavo un programma della rai, uno di quelli che cerco di ascoltare perchè mi piace e mi sono accorto di una cosa. Tutti i vari servizi proposti sono state interviste a qualcuno del governo. Non una voce diversa. E così anche la mattina: dalla selezione dei messaggi dei radioascoltatori fino a quasi tutte le interviste sono di uomini e donne appartenenti all’area che governa. Era così anche prima. Ma credetemi, visto che sono un assiduo frequentatore di radio, in particolare dei canali rai vi garantisco che non era mai successo in maniera così massiccia. Solo una voce. Non mi era mia successo la mattina mentre salgo per arrivare a Rosciano di mettere il canale della rassegna stampa. E poi partecipo ad un evento. Si parte dicendo siamo qui per ascoltare per poi sentire solo un pensiero, il pensiero di chi ha organizzato. Quel pensiero diventa non solo parola, azione. E le opinioni altrui? E si che ci vantiamo tutti di essere capaci di ascoltare, di decidere insieme. Non accetto più questa logica, meno che meno accetto questa logica nella chiesa. Le opinioni altrui sono belle, ma non è quello il vero senso del tutto. L’idea che ho in mente io è che l’opinione altrui vale effettivamente, vale, è importante, merita di essere ascoltata e di essere presa come buona cosa, buona idea. Ogni tanto discuto con Damiano su tante cose, mi sembra che la mia idea è sempre quella giusta. Poi mi fermo e mi dico: la mia idea sarà quella giusta, ma voglio dare credito alla sua idea. Quando penso alle comunità diffuse penso anche a luoghi dove l’opinione altrui vale. Certo che si tratta di pensare in termini di potere, ma come luogo dove l’opinione altrui insieme con la mia può produrre il cambiamento. Lasciamoci guidare da un pensiero che afferma che vivere in un contesto dove tutti hanno accesso a egual opportunità di pensiero e di opinioni e dove tali diverse opinioni sono ascoltate può produrre partecipazione. Solo così, solo puntando a questo possiamo piano piano mettere in atto delle azioni verso questo difficilissimo obiettivo che è l’agire mettendo insieme un potere di tutti e non di uno solo.