oltre il desiderio

di | 20 Giugno 2021

Sistemo un po’ di orto, raccolgo le api sciamate, preparo il tiglio da far seccare. Prego e leggo, scrivo delle idee. Ieri la giornata è passata così e verso sera mi ha preso un pò di sconforto. Non è che magari questo orto è troppo grande, non è che magari le api non fanno per me… e vado avanti così tra mille pensieri e mille desideri. E poi penso ai ragazzi, ma sono capace di fare qualcosa di buono per loro? Guardo anche i risultati degli europei di calcio. Non guardo quasi più le partite. Non mi interessa più molto il calcio. E si che ero un tifoso serio. Vedo alcuni giocatori che si rifiutano di mostrare la bottiglia della coca cola, durante le interviste. Dicono che è meglio bere acqua. Poi ne passa un altro ed invece dice di bere la coca cola. Ridicolo anche lui. Con tutto quello che abbiamo passato in questi mesi il problema è la coca cola. Mi sa che è una mossa pubblicitaria anche quella. Con tutti i soldi che hanno ste giocatori si perdono a fare i grandi con la coca cola. Ma chi ci rimette veramente sono i milioni di uomini e donne che muoiono o fuggono per la siccità. Magari trovassi un calciatore che dice che questa è un ingiustizia. Il mio orto è niente, il miele non è arrivato quest’anno, i miei ragazzi non cambiano, ma io non cedo, vado avanti anche quando sono solo. Anche quando un calciatore mi fa arrabbiare. Questa questione dei soldi non è banale, è un ingiustizia verso chi soffre ed è povero. c’è un desiderio che va oltre la mia stessa vita, un desiderio che non finisce mai. È il desiderio di cambiare qualcosa di un mondo ingiusto. È così forte questo desiderio che a volte mi perdo in esso, non mi ci ritrovo più, perché troppo grande, troppo potente il calciatore che sposta la coca cola mentre fa l’intervista, troppo piccolo il mio orto per cambiare le cose, non c’è paragone, non c’è niente nel mio orto che possa cambiare le sorti del mondo. oggi andrò ancora nel mio orto per bagnare le piantine, anche solo per non lasciarle morire. Con il ricavato delle vendite della verdura, mi potrò permettere 10 casse di coca cola che berrò piano piano alla faccia del calciatore pieno di soldi che dice che beve acqua e poi si compra bottiglie da migliaia di euro di vino dimenticandosi di chi muore di sete. non credo che comprerò casse di coca cola, magari li metterò via per pagare una borsa lavoro. Lo diceva bene Lacan “ questo desiderio smisurato è quello che sfrutta a dismisura il discorso del capitalismo; il suo tenore fondamentalmente maniacale consiste nel promuovere consumazione come un circuito di riciclo infinito del godimento dove il soggetto stesso si perde, si consuma a sua volta in questo consumo dissipativo di tutto” Non voglio dissipare niente, il mio orto è la negazione del capitalismo e del consumo e io me lo tengo, perché nel mio orto succedono storie belle e storie complesse, succede la vita oltre ogni mio desiderio.

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