non violenza

di | 27 Settembre 2023
croce con i resti delle barche di lampedusa

Mi sento disarmato di fronte alla vita e ho chiesto di non armarmi con le mille armi della parola facile, o della parola forte, del gesto forte e del gesto lanciato contro. Ma la non violenza non è la pratica dei buoni o dei buonisti. Perché alla fine sembra proprio così: il non violento è il buono che alla fine non reagisce mai e si sottomette al tutto e a tutti. non vedo così la figura del non violento. Come prima cosa ammetto che non sono non violento, ammetto che mi porto dietro la mia buona dose di violenza che esercito soprattutto con parole dure e con sguardo arrabbiato. Non mi sembra di ricordare gesti violenti, a parte qualche scazzottata giovanile. Ma parole e sguardo dicono tutto, dicono a volte la mia durezza. Non sono non violento anche per un altro motivo: per essere non violenti bisogna esercitare la virtù della fortezza che non è la forza disumana, ma la fortezza di chi rimane fermo nella parola e nel gesto non violento. Rimanere fermi è più difficile che lanciare parole dure e sguardi duri. Ci vuole tanto allenamento e forza di volontà per rimanere fermi nell’atteggiamento non violento. Ghandi diceva che, come un soldato deve addestrarsi per essere pronto e forte nella battaglia, così l’allenamento, l’addestramento alla non violenza è ben più duro di chi si prepara alla guerra. In questo senso io non sono non violento, perché mi alleno poco in questa arte e non solo mi alleno poco, ma anche la pratico poco. Eppure ritengo che la virtù della non violenza è la virtù dei forti e la violenza è il difetto dei deboli che cedono subito a parole e gesti e sguardi duri. Ma la non violenza è anche altro. è qualcosa di positivo, di costruttivo. Così diceva Aldo Capitini: la non violenza è apertura all’esistenza, alla libertà, allo sviluppo di ogni essere. Mi pare che la violenza e il giustizialismo è chiusura all’esistenza, è imbrigliamento della libertà, è la distruzione dello sviluppo di ogni essere.

Un pensiero su “non violenza

  1. Sabrina

    Essere fermi…la fortezza….parole che cerco di impermi nelle mente, più difficili da attuare rispetta ad una facile violenza di sguardi parole fisica.
    É più facile arrabbiarsi e reagire, che tenere dentro e contestualizzare davanti alle provocazioni altrui. Quanto dobbiamo imparare a stare sulla via della non violenza, la strada di Gesù.

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