Mettere al mondo è la seconda parola del verbo generare. Il primo pensiero va subito al mettere al mondo un figlio e qui io sono praticamente tagliato fuori. Che cosa posso dire io di quello che vive una mamma quando mette al mondo un figlio? Praticamente niente se non rimanere in atteggiamento di meraviglia e di silenzio di fronte ad un evento unico che è il mettere al mondo un figlio. Il generare biologicamente è esaltante e doloroso, ma non esiste solo un generare biologico. Non sono un artista di nessun tipo di arte, ma mettere al mondo un libro, un’opera d’arte, un’ opera musicale è un vero e proprio atto di generatività. A proposito di opera d’arte. Ascoltavo le canzoni dei ragazzi di 3 media del cre. Tutto con lo smartphone e una cassa musicale che è un cilindro che non so bene come si chiama che i ragazzi tirano fuori dallo zaino, collegano al tel e via musica. L’ho ascoltata per un po’ mentre trafficavano con dei pezzi di legno, ma non ha generato niente nel mio cuore, solo rumori e fastidio. Mi ricordo mio padre che mi aveva regalato un vecchissimo registratore e una cassetta con inciso le 4 stagioni di Vivaldi. Lui diceva che era musica sublime, io dicevo di sì per accontentarlo, ma di nascosto ascoltavo e mi esaltavo per i Queen, i Pink Floyd, Guccini, De Andrè .. per me la mia musica era generativa, per mio padre no. E le storie si ripetono allo stesso, per i ragazzi del cre la loro musica è per loro generativa, per me no. Mettere al mondo è creare qualcosa, educare una classe di ragazzi, costruire con le mie mani un mobile, coltivare un orto, accudire un ammalato, preparare un pranzo con cura. Tutto questo è un mettere al mondo. Si tratta di fare esistere qualcosa, qualcuno. Metto tutto me stesso perché una cosa che prima non c’era oggi possa nascere ed esistere. Questo gesto del mettere al mondo fa l’uomo. Mettere al mondo non è un tecnicismo. Mettere al mondo un cre in condizioni così complesse non è solo un formulario di protocolli da rispettare, ma un generare con un atto di coraggio un luogo, un tempo e un modo del tutto nuovo di creare relazioni tra i ragazzi. Mettere al mondo è lasciare un modo vecchio di pensare e di agire, per generare una cosa nuova. Ogni figlio messo al mondo è diverso dall’altro e tutti sono stati messi al mondo con atto di amore e di coraggio. Torno sul cre. mettere al mondo un cre oggi è generare una cosa nuova, le cose vecchie sono andate via e chi rimane ancorato al vecchio modo non genera niente, non mette al mondo niente. Questo principio vale per l’economia, per la politica, per i giovani e gli anziani. Vale per la chiesa, protesa a mettere al mondo con un atto di coraggio e di amore nuovi modi di pensare e vivere la fede cristiana. Ringrazio il Signore che mi ha dato tanta flessibilità per poter permettermi il lusso di generare idee nuove in continuazione, di mettere al mondo modalità sempre nuove di lavorare e di agire. Ma il bello arriva adesso, con la prossima parola che vedremo domani