Mercoledì 4 aprile

di | 3 Aprile 2018

I discepoli di Emmaus – Arcabas

Mercoledì dell’ottava di pasqua – Dal Vangelo secondo Luca

Ed ecco, in quello stesso giorno, [il primo della settimana], due [dei discepoli] erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto». Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?». Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.

Commento

Il racconto dei due discepoli di Emmaus riportato nel vangelo di oggi è uno degli episodi più celebri dell’evangelista Luca. Dove posso incontrare oggi il Signore Risorto e come posso riconoscerlo? È un problema che riguarda i discepoli di ogni tempo. Non è un caso allora che i discepoli in cammino verso Emmaus siano due e che soltanto uno di loro venga nominato: Cleopa. L’altro rimane anonimo, quasi a costituire un invito discreto a ognuno di noi a identificarci con lui. Potremmo dire che Cleopa è il discepolo contemporaneo degli eventi pasquali, mentre il discepolo innominato sono io che percorro la stessa strada. A questi discepoli Gesù spiega la Parola, infatti senza la sua Parola noi siamo ciechi e incapaci di riconoscerlo, anche se ci cammina a fianco come compagno di viaggio. Ma se egli ci spiega le Scritture, i nostri cuori incominciano ad ardere e gli occhi si aprono. Mi soffermo solo su questo aspetto del racconto dei discepoli di Emmaus. Oggi siamo come chiamati a ri-nascere alla parola di Vita

Preghiamo

Preghiamo per tutti i nostri giovani.

3 pensieri su “Mercoledì 4 aprile

  1. srAlida

    Gesù si accompagna alle nostre lentezze ,cammina con noi ,sempre ma di più nella fatica..del cammino. Ci sorprende e noi non ci accorgiamo della Sua presenza ,mentre lo cerchiamo ,ridona speranza alle nostre delusioni ,e dopo l’incontro ci fa tornare sui nostri passi ..riconoscere i suoi gesti,.che ci portano agli altri ,e renderlo presente .Che possiamo riconoscerlo spesso come compagno di viaggio…e si accompagni al cammino dei giovani ,specie con quelli più restii nel credere….

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  2. sr Rita

    ” Resta con noi perché si fa sera”. Su ogni nostra sera personale, comunitaria, ecclesiale, politica….resta con noi, Signore.

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  3. . Elena

    “Non ardeva forse in noi il nostro cuore….?”
    Quando ti abbiamo incontrato, Gesù? Perché stentiamo tanto a riconoscerti? Apri i nostri occhi e fai ardere ancora i nostri cuori … a volte siamo così spenti, sfiduciati, increduli, rassegnati e tristi nel cammino!
    Per tutti i giovani il pensiero e la preghiera di oggi.

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