mercoledì 2 settembre

di | 1 Settembre 2015

 Rut 2,home214-23

14 Poi, al momento del pasto, Booz le disse: «Avvicinati, mangia un po’ di pane e intingi il boccone nell’aceto». Ella si mise a sedere accanto ai mietitori. Booz le offrì del grano abbrustolito; lei ne mangiò a sazietà e ne avanzò. 15 Poi si alzò per tornare a spigolare e Booz diede quest’ordine ai suoi servi: «Lasciatela spigolare anche fra i covoni e non fatele del male. 16 Anzi fate cadere apposta per lei spighe dai mannelli; lasciatele lì, perché le raccolga, e non sgridatela». 17 Così Rut spigolò in quel campo fino alla sera. Batté quello che aveva raccolto e ne venne fuori quasi un’efa di orzo. 18 Se lo caricò addosso e rientrò in città. Sua suocera vide ciò che aveva spigolato. Rut tirò fuori quanto le era rimasto del pasto e glielo diede. 19 La suocera le chiese: «Dove hai spigolato oggi? Dove hai lavorato? Benedetto colui che si è interessato di te!». Rut raccontò alla suocera con chi aveva lavorato e disse: «L’uomo con cui ho lavorato oggi si chiama Booz». 20 Noemi disse alla nuora: «Sia benedetto dal Signore, che non ha rinunciato alla sua bontà verso i vivi e verso i morti!». E aggiunse: «Quest’uomo è un nostro parente stretto, uno di quelli che hanno su di noi il diritto di riscatto». 21Rut, la moabita, disse: «Mi ha anche detto di rimanere insieme ai suoi servi, finché abbiano finito tutta la mietitura». 22 Noemi disse a Rut, sua nuora: «Figlia mia, è bene che tu vada con le sue serve e non ti molestino in un altro campo». 23 Ella rimase dunque con le serve di Booz a spigolare, sino alla fine della mietitura dell’orzo e del frumento, e abitava con la suocera.

Commento

Partiamo da questo diritto di riscatto che è la chiave di volta per capire il nostro testo. Nella legge ebraica è formulato questo principio: si tratta della legge che stabilisce il modo con cui viene spartita l’eredità, in particolare la terra, in caso si morte del marito. È il caso specifico di Rut. Aveva la terra di suo marito ma era vedova e per di più era straniera.  Di fatto proprio perché la donna nella legislazione del tempo non aveva alcun diritto , l’eredità e la terra andavano al parente maschio più prossimo. Insieme alla terra vi era anche un privilegio sulla donna rimasta vedova, in questo caso Rut. Booz è l’uomo che può riscattare la terra e insieme alla terra, Rut. Può sembrare una cosa strampalata. In realtà questa legge, sempre inserita nel contesto culturale dell’epoca, voleva salvaguardare due realtà: l’uso della terra e la salvaguardia della generazione, della vita. Ricevendo l’eredità della terra Booz salvaguardava la terra stessa. Ricevendo in moglie anche Rut, insieme alla terra, salvaguardiva la generazione della vita nella sua famiglia. L’albero genealogico non deve finire! Un piccolo particolare su Rut. Essa si presenta qui come la riscattata, la povera che si rende disponibile alla continuazione della generazione della sua famiglia. Potrebbe essere interessantissimo, in un contesto culturale diverso come è il nostro, capire come salvaguardare non l’eredità, non la proprietà, ma la terra come madre terra. Purtroppo noi abbiamo una legge per salvaguardare l’eredità e la proprietà, ma non conosciamo i modi con cui salvaguardare il creato. L’altra riflessione è quella legata al tema della generatività da parte dei genitori. Qui si apre un’enorme riflessione che non mi sento di affrontare. Mi sembra comunque che siamo due temi profondamente attuali.

Preghiamo

Preghiamo per Laura e Massimo che ieri sono partiti per il cammino di Santiago, percorso portoghese.

Dal vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. Si chinò su di lei, comandò alla febbre e la febbre la lasciò. E subito si alzò in piedi e li serviva. Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi affetti da varie malattie li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. Da molti uscivano anche demòni, gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era lui il Cristo. Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e tentarono di trattenerlo perché non se ne andasse via. Egli però disse loro: «È necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato».
E andava predicando nelle sinagoghe della Giudea.

3 pensieri su “mercoledì 2 settembre

  1. sr Rita

    Leggendo tutti gli atteggiamenti e comportamenti di Booz nei confronti di Rut si nota una trama di attenzione, curiosità, affetto che poi sfoceranno nell’amore. Booz non solo riscatterà Rut e la terra, ma amerà Rut come donna, come sposa, come madre di suo figlio. Quando si vuol bene a una persona ci si preoccupa che non le venga fatto del male, si cercano tutti i modi per avvantaggiarla, si coinvolgono anche gli altri in questa “cura” affettuosa.
    Ci sia dato un cuore buono e uno sguardo che sa generare gesti di cura e di amore.
    Preghiamo per sr Cinzia che sta facendo gli esercizi spirituali a Roma.

    Rispondi
  2. elena

    C’è tutta una rete di gesti generosi di cura e di amore reciproci. Noemi , Rut , Booz e Dio sulle loro storie di singole persone e di vite che sono intrecciate, vuoi dall’appartenenza parentale, vuoi alla cultura, vuoi dagli incontri nello stesso progetto del Signore. Accoglienza, generosità e riconoscimento del diritto alla vita , e ad una vita migliore. E i privilegi o l’abbondanza di uno diventano abbondanza per tutti. Con amore , per amore…. In quanti modi il Signore è fra noi , è con noi….Dio fantasioso ed innamorato di ciascuno… se solo glielo permettessimo un po’ di più. …
    Raccomando al Padre gli amici Laura e Massimo che camminereranno a Santiago e vorrei pregassimo insieme per il giovane Emanuel, morto in incidente , e per la sua già provata famiglia.
    Elena

    Rispondi
  3. Luca

    Qualche settimana dopo aver pregato la legge di Mosè, ecco un uomo che ne ha colto il messaggio profondo, aiutando la vedova senza ostentare o fargli pesare la sua condizione.
    Chiedo al Signore per noi e per i nostri governanti la grazia di saper individuare percorsi di riscatto per gli ultimi,in cui gli sia dato di non vivere eternamente di elemosine, ma di guadagnarsi il pane quotidiano vivendo del proprio lavoro, eliminando quei legami di dipendenza da aiuti dall’alto che impediscono di crescere e sviluppare le società.

    Buona giornata a tutti!

    Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.