mercoledì 17 luglio

di | 17 Luglio 2019

2 Pt 1,12-21                                                               12 Perciò penso di rammentarvi sempre queste cose, benché le sappiate e stiate saldi nella verità che possedete. 13 Io credo giusto, finché sono in questa tenda del corpo, di tenervi desti con le mie esortazioni, 14 sapendo che presto dovrò lasciare questa mia tenda, come mi ha fatto intendere anche il Signore nostro Gesù Cristo. 15 E procurerò che anche dopo la mia partenza voi abbiate a ricordarvi di queste cose. 16 Infatti, non per essere andati dietro a favole artificiosamente inventate vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del Signore nostro Gesù Cristo, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua grandezza. 17 Egli ricevette infatti onore e gloria da Dio Padre quando dalla maestosa gloria gli fu rivolta questa voce: “Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto”. 18 Questa voce noi l’abbiamo udita scendere dal cielo mentre eravamo con lui sul santo monte. 19 E così abbiamo conferma migliore della parola dei profeti, alla quale fate bene a volgere l’attenzione, come a lampada che brilla in un luogo oscuro, finché non spunti il giorno e la stella del mattino si levi nei vostri cuori. 20 Sappiate anzitutto questo: nessuna scrittura profetica va soggetta a privata spiegazione, 21 poiché non da volontà umana fu recata mai una profezia, ma mossi da Spirito Santo parlarono quegli uomini da parte di Dio.

Commento

Il rendere attuale la parola è un elemento importante della lettura della scrittura sacra. Attenzione, l’operazione di rendere attuale la parola non è quella cosa per cui la parola diventa necessariamente moderna. Renderla attuale vuol dire rendere oggi leggibile la memoria storica e salvifica di Gesù Cristo. È quello che ci chiede di fare oggi Pietro in questi versetti della sua lettera, quando dice che ci tiene desti con le sue esortazioni perché possiamo rimanere saldi nella fede e perché abbiamo a ricordarci di queste cose. Pietro rivendica l’autorità della sua testimonianza in quanto avvalorata da una diretta esperienza del mistero di Gesù Cristo. Egli sembra voler affermare che mentre le altre credenze religiose sono il frutto di miti fantastici, il suo annuncio della “potenza e della venuta del Signore Gesù Cristo” si basa sulla diretta esperienza che egli ne ha fatto. Ci possiamo chiedere se questa vicenda privilegiata è riservata a persone speciali e ad avvenimenti speciali, oppure se in ogni modo quello che del Signore si può veramente comunicare è sempre quello che nasce da una vera esperienza spirituale. Io propendo per pensare a questa seconda ipotesi. In qualche modo il testimone di Gesù deve poter dire, come Pietro, di essere testimone oculare della sua grandezza. Certo, con gli occhi dello Spirito. Noi oggi siamo i testimoni della vicenda di Gesù e quindi noi siamo chiamati a questa opera di narrazione all’uomo del nostro tempo della vicenda Gesù.

Preghiamo

Preghiamo per la pace nel mondo

4 pensieri su “mercoledì 17 luglio

  1. Elena

    La forza della testimonianza. La certezza che tutto ciò che racconto è veramente accaduto. A noi, la forza di una testimonianza di fede, di appartenenza, di vissuto quotidiano, come quando racconto ai miei figli che Dio è vivo e presente ogni giorno, in molte cose, in molte persone ed incontri. Come dico loro che i miracoli esistono e ne siamo testimoni quotidiani, per esperienza di grazia ricevuta e per adesione spirituale. A noi, in fondo, lo stesso compito, testimoniare la grandezza del Signore Gesù.
    Prego con voi per la pace nel mondo!

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  2. sr Alida

    Mossi da Spirito Santo parlarono ..da parte di Dio ,per essere così ci vuole un vero ascolto…e di sicuro parlarne per aver fatto esperienza del Suo amore ….Del Suo amore ,è piena la terra ,donaci Signore un ascolto vero della Tua Parola e ci lasciamo amare da Te. Mi unisco alla preghiera per la pace nel mondo .

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    1. Silvia

      Pietro può dire e scrivere quello che vuole, sta ad ogni lettore o ascoltatore poi aderire o meno a quella parola, darle fiducia o meno. Certo lui va a richiamare con forza la sua diretta e personale esperienza della gloria e grazia di Gesù Cristo, e anche lui ha dovuto fare i conti con la credibilità o meno di quel Gesù. E ha ragione a richiamarci, a rammentarci, a esortarci perché ogni giorno ci é chiesto, prima ancora di testimoniare, di aderire o meno alla Parola di Dio, Gesù Cristo nostro Signore.
      Solo dall’ascolto e dalla lettura di questa Parola, insieme alla grazia dello Spirito Santo, si può giungere infatti alla fede e tenerla viva.
      Che la luce del giorno e la stella del mattino si levi nel cuore di ogni uomo!

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  3. Sr Rita

    Prego per Anna che oggi ha subito un intervento chirurgico. Il Signore l’accompagni con tenerezza.

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