mercoledì 14 settembre

esaltazione della croce – Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 3,13-17
 
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui».

Commento

Oggi la liturgia ci regala la festa dell’esaltazione della santa croce. A me sembra quasi impossibile pensare di mettere insieme croce, festa, esaltazione; forse l’unica parola che mi quadra di questo elenco è santa, perché la croce è sicuramente santa.ma vediamo se riusciamo a spiegare qualcosa. Forse si può esaltare la croce non per il suo significato di dolore, il dolore infatti non si può mai esaltare; forse si può esaltare l’amore folle di Gesù per l’uomo. In questo senso noi non festeggiamo la croce, ma il gesto di amore che nasce da questa croce. Questo significa, secondo le intenzioni di Gesù, il prendere la croce. Donarsi, totalmente, come Dio ha saputo fare. Dio non manda nessuna croce, perché il nostro è un Dio è amante della vita, non del dolore. È molto importante capire questa cosa, altrimenti non esaltiamo l’amore di Dio, ma il suo sacrificio e questo non va bene. Oggi esaltiamo l’amore donato, lo poniamo in alto nelle nostre scelte, appeso alle nostre case perché irradi, con la sua logica, tutta la nostra vita.

Preghiamo

Preghiamo per tutti coloro che soffrono