martedì 8 settembre

di | 7 Settembre 2015

home2 Rut 4, 14 – 22

E le donne dicevano a Noemi: «Benedetto il Signore, il quale oggi non ti ha fatto mancare uno che esercitasse il diritto di riscatto. Il suo nome sarà ricordato in Israele! 15 Egli sarà il tuo consolatore e il sostegno della tua vecchiaia, perché lo ha partorito tua nuora, che ti ama e che vale per te più di sette figli». 16 Noemi prese il bambino, se lo pose in grembo e gli fece da nutrice. 17 Le vicine gli cercavano un nome e dicevano: «È nato un figlio a Noemi!». E lo chiamarono Obed. Egli fu il padre di Iesse, padre di Davide. 18 Questa è la discendenza di Peres: Peres generò Chesron, 19 Chesron generò Ram, Ram generò Amminadàb, 20 Amminadàb generò Nacson, Nacson generò Salmon, 21 Salmon generò Booz, Booz generò Obed, 22 Obed generò Iesse e Iesse generò Davide.

Commento

Concludiamo con questo brano il libro di Rut. Questa piccola perla preziosa dentro il libro sacro. Grazie anche a chi ha suggerito la sua lettura. Da domani partiremo con un profeta “minore” , Osea. E’ uno dei profeti che si legge volentieri per la bellezza del suo testo. Ora però concludiamo il libro di Rut. Si conclude con la figura di Noemi e con la nascita di suo nipote Obed. Sembra che il figlio non appartenga a Rut ma a Noemi. Ma non è così per ogni nonna? Il nipote diventa quasi “suo” anche se non lo vuole ammettere. Il mio nipote…… ma al di là di questo fatto mi pare che la conclusione del libro di Rut è spettacolare se pensiamo alla storia della salvezza e alla vicenda di Gesù .il significato del  nome Obed, il figlio di Rut, il nipote di Noemi, vuol dire servo. Isaia userà lo stesso termine per parlare del servo di Jhawhe e Gesù è nei vangeli è il servo di Jhawhe. Quindi la nascita di Obed è un inizio nuovo della storia della salvezza che culminerà nella nascita di Gesù. Addirittura la discendenza di Rut e Booz sarà discendenza regale. Obed padre di Iesse, padre di Davide, il grande re Davide. Tenete conto che Il re Davide nasce da una mescolanza di culture diverse. Non è di “razza” solo ebrea. E così fino a Gesù. non esiste la razza pura, non esiste nemmeno la razza, esistono popoli che si mescolano, che si intrecciano. La storia della salvezza non è fatta di puri, ma di mescolanze di storie, di vicende, di culture, di amori e di sofferenze. La bellissima  vicenda di Rut decisamente inaugura l’attesa messianica di Gesù. Ma inaugura questa attesa nel modo più umano possibile, dichiarando che il messia Gesù è frutto di una generazione di uomini e donne meticce, mischiate. Il messia è l’umanità che si incontra e prova ad amarsi. Il messia è l’umanità che raccoglierà in se stessa tutta la bellezza della mescolanza dei popoli e la storia di Rut ne è un bellissimo anticipo e una straordinaria testimonianza. Il vangelo della messa di oggi per pura coincidenza riporta la genealogia di Gesù. Ho sottolineato i nomi che abbiamo sentito in questa storia di Rut.

Preghiamo

Preghiamo per la chiesa perché trovi i modi  e le opportunità per dialogare con tutti.

Dal Vangelo secondo Luca

Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo.
Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide.
Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asaf, Asaf generò Giosafat, Giosafat generò Ioram, Ioram generò Ozìa, Ozìa generò Ioatàm, Ioatàm generò Acaz, Acaz generò Ezechìa, Ezechìa generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosìa, Giosìa generò Ieconìa e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia.
Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconìa generò Salatièl, Salatièl generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliachìm, Eliachìm generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo. Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa Dio con noi.

2 pensieri su “martedì 8 settembre

  1. sr Rita

    ” Il suo nome sarà ricordato in Israele…”Certo, questo nome sarà ricordato perché+ entra nella genealogia di Gesù, il messia. Ma ogni nome è ricordato da Dio. Il nome di ciascuno di noi è ricordato perché noi, proprio ciascuno di noi, è un pezzetto di storia di salvezza che Dio sta scrivendo oggi. Sia benedetto Dio per ciascuno di noi, per Don Sandro, per Don Roberto, per voi che fate parte di questa comunità che ascolta la Parola.
    Preghiamo per mia sorella Sr Silviangela che sta viaggiando dal Brasile per tornare a Bergamo dopo due settimane trascorse in questo Paese. Due giorni li ha trascorsi con me nella mia comunità. Grazie anche per questo pezzetto di storia.

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  2. Elena

    Penso alla meraviglia degli intrecci di storie e cammini nel pensiero di Dio…
    Penso con stupore sempre nuovo a come questi intrecci, in apparenza casuali, poi, di fatto non lo siano…
    Penso al disegno del Creatore che dipana piano piano, attraverso la storia del mondo, la Sua volontà di salvezza e di infinito amore per ciascuno di noi…
    Penso a come, ogni essere umano, porta in sé caratteri e modi di essere che sono mescolanze di culture, di luoghi e di esperienze, e a come tutto porti ricchezza e colore nelle relazioni fra noi.
    Penso alla diversità come un valore aggiunto e al coraggio di intessere nuove relazioni nel mondo come ad un’opportunità non lontana dalla volontà di questo Dio di Amore.
    Penso ai nostri alberi genealogici e alle nostre storie personali e mi sento grata per tanta ricchezza e bellezza…
    Penso alle mie classi sempre più “colorate” e profumate di terre lontane e penso a come l’essere umano sia sempre lo stesso attraverso ogni nazione,ogni tempo ed ogni storia…
    Vi accompagno nella preghiera in questa realtà umana sempre più variegata e articolata dalle nostre stesse piccole e grandi differenze e penso a quante volte ho pregato lo stesso Dio in chiese di differente credo e religione.
    Un sorriso, Elena

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