Giovanni 14,27-31
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate. Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il prìncipe del mondo; contro di me non può nulla, ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre, e come il Padre mi ha comandato, così io agisco».
Commento
Quanto è difficile parlare di pace oggi! Ci siamo illusi, nei decenni scorsi, di potere immaginare un mondo basato sulla reciproca tolleranza e sul rispetto delle diversità. Questo ultimo periodo della storia, invece, ci ha posti davanti alla cruda realtà di un mondo in perenne lotta, in continua guerra. La pace, così tanto agognata, frutto della giustizia, come scrive il profeta Isaia, resta quasi un illusione. Anche chi ha alzato forte la voce per chiedere la pace, spesso si è trovato a farlo con toni combattivi. Gesù, oggi, ci offre una soluzione, una differente chiave di lettura: la pace è suo dono ed è diversa da quella che propone il mondo. È suo dono: non solo una conquista ma l’accoglienza di una prospettiva diversa. Possiamo diventare testimoni di pace perché pacificati nel nostro intimo, possiamo costruire spazi di dialogo perché abbiamo un orizzonte di riferimento, il sogno di Dio. La pace, allora, va anzitutto coltivata in noi stessi, lasciando che sia la Parola a convertirci, mettendo noi a fuoco i nostri peccati e chiedendone perdono al Signore. Con un cuore pacificato diventeremo capaci, allora, di accogliere l’altro nella sua dimensione più profonda.
Preghiamo
Oggi a Capizzone è stato celebrato il funerale di Fulvio, un amico, morto sul lavoro. Ricordiamo al Signore la sua famiglia.
La pace di Gesù é qualcosa che fa scaturire dal cuore dell’uomo l’umile capacità’ di sopportare ogni cosa, ogni fatica, ogni compagno di viaggio, anche il più fastidioso…la vera pace é ciò che Gesù fa scendere nei nostri cuori ogni qual volta riusciamo ad essere limpidi con l’intimità di noi stessi…vorrei pregare per don Roberto che in questi giorni sta poco bene…
Non sia turbato il vostro cuore. Non abbiate timore. Vi do la mia pace. Questa consolazione di Gesù è un balsamo tonificante per noi personalmente, ma anche per tutta l’umanità. Sapere che Qualcuno è in grado di rassicurarci circa il turbamento e ci offre una pace differente da quella promessa e non mantenuta dai facili ingannatori…in fondo è una bella scoperta di cui essere felici. Preghiamo per le piccole situazioni che esigono pace, ma anche per i grandi problemi del mondo e della chiesa che invocano una nuova dimensione di vita.
Amore, fedeltà, fiducia,appartenenza pace, mi sembrano le parole chiave del brano di oggi , sono le parole che mi sono venute in mente leggendo il Vangelo di Giovanni.
Ogni parola è intessuta con l’altra in armonia, leggendo percepivo l’armonia di questo intreccio.
Quanta armonia siamo capaci di vivere e costruire ogni giorno? Nelle relazioni domestiche come sul lavoro, nella società? Armonia come porta spalancata sulla luce e sulla possibilità di buone relazioni, di mondi possibili. Amore, fedeltà, fiducia, appartenenza, pace….
Mi unisco alle vostre preghiere per Fulvio, per i suoi cari, per la pace delle piccole e delle grandi esperienze, per i mondi possibili….
Elena