Lc 22,1-13
1Si avvicinava la festa degli Azzimi, chiamata Pasqua, 2e i capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano in che modo toglierlo di mezzo, ma temevano il popolo. 3Allora Satana entrò in Giuda, detto Iscariota, che era uno dei Dodici. 4Ed egli andò a trattare con i capi dei sacerdoti e i capi delle guardie sul modo di consegnarlo a loro. 5Essi si rallegrarono e concordarono di dargli del denaro. 6Egli fu d’accordo e cercava l’occasione propizia per consegnarlo a loro, di nascosto dalla folla. 7Venne il giorno degli Azzimi, nel quale si doveva immolare la Pasqua. 8Gesù mandò Pietro e Giovanni dicendo: «Andate a preparare per noi, perché possiamo mangiare la Pasqua». 9Gli chiesero: «Dove vuoi che prepariamo?». 10Ed egli rispose loro: «Appena entrati in città, vi verrà incontro un uomo che porta una brocca d’acqua; seguitelo nella casa in cui entrerà. 11Direte al padrone di casa: “Il Maestro ti dice: Dov’è la stanza in cui posso mangiare la Pasqua con i miei discepoli?”. 12Egli vi mostrerà al piano superiore una sala, grande e arredata; lì preparate». 13Essi andarono e trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua.
Commento
Il racconto della Passione si apre con la scena che descrive il complotto dei “gran sacerdoti” e degli “scribi” per cercare di sopprimere Gesù, prosegue con il tradimento di Giuda e con il racconto dei preparativi per la cena pasquale. Questo può essere anche solo il dato di cronaca, diciamo che così si sono svolti i fatti. Ma vi è come un intreccio tra il bene e il male, tra Giuda, i sacerdoti, Gesù e i preparativi per la pasqua. Se è vero che la storia è un intreccio di eventi che tante volte non hanno una grande logica, è anche vero che tali eventi portano come ad un fine. In questo caso è la croce di Gesù. Tutto tende a quel punto. Anche il male sembra convergere lì alla croce, forse perché in qualche modo possa essere redento e salvato? Il male drammatico e tragico di Giuda, che tradisce l’amico, ma anche il male più superficiale ma non meno violento dei sacerdoti che si rallegrano e promettono soldi. Il bene invece si esprime con quel preparate. Si tratta di preparare la cena pasquale. Anche questo gesto è segno della croce, la croce come dono e servizio. E alla fine tutti trovarono come aveva detto loro, cioè trovarono per la pasqua. Il dono ultimo di Gesù.
Preghiamo
Preghiamo per i poveri
Giuda consegna Gesù. Ma è Gesù stesso che si consegna.
Il tradimento consegna un altro. L’amore consegna se stesso.
Il Signore ci insegna come passare dal tradimento all’amore che si consegna. Preghiamo per chi tradisce e per chi è tradito.
Com’è facile tradire, com’è difficile amare. Quel passare dalla porta stretta che comporta scelte difficili, impegno, responsabilità,dono di sé, fedeltà, coerenza, è l’amare. Ci viene chiesto questo in fondo, fino in fondo, in ogni nostra azione. Aiutaci a trovare la Tua Pasqua nella nostra vita, Signore, perché diventi la nostra Pasqua.
Prego con voi per i poveri, per chi tradisce, per chi è tradito, una preghiera per te, don Sandro.
Un piano superiore preparavano la Pasqua ,vorrei vivere ogni espressione di vita a un piano superiore ,che è vedere ciò che vivo da un punto di vista e di cuore diverso …..un pò nell’ottica del Signore ,mi unisco alla preghiera per i poveri
Mi unisco alla preghiera per i poveri e se anche sto passando un momento molto difficile offro le mie sofferenze per chi soffre più di me e affido la mia anima nelle mani del Signore Gesù Cristo 🙏