martedì 5 aprile

di | 4 Aprile 2016

home2 Marco 5,35-43                                                                                   

35 Stava ancora parlando, quando dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?». 36 Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, soltanto abbi fede!». 37 E non permise a nessuno di seguirlo, fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. 38 Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava forte. 39 Entrato, disse loro: «Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme». 40 E lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui ed entrò dove era la bambina. 41 Prese la mano della bambina e le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico: àlzati!». 42 E subito la fanciulla si alzò e camminava; aveva infatti dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. 43 E raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e disse di darle da mangiare.   

Commento

Riprendiamo la lettura del vangelo di Marco. Ci eravamo lasciati prima della pasqua con l’episodio della guarigione della figlia di Giairo e della donna che era malata. Avevamo detto che quella donna è segno del dinamismo della fede. Oggi vediamo chi è Giairo e le qualità della sua fede: è una forza contro ogni paura e consiste nel fidarsi totalmente  di Gesù e della sua  parola anche nei momenti più difficili della vita. Se guardiamo invece alla bambina vediamo il risultato, l’efficacia della parola: la vita nuova che rinasce, la resurrezione, la vittoria sul male. In questi personaggi noi vediamo che cosa è la fede; essa al contrario di ogni angoscia è la prova definitiva contro ogni male e ogni paura. La fede che non regge di fronte alla paura e al male non è fede. Le parole usate da Gesù nei confronti della ragazza sono le stesse che raccontano di un fidanzamento, quasi a dire che dove vi è l’atteggiamento della fiducia e dell’amore, lì può nascere la vita. Per cui abbiamo: prese per mano la fanciulla, alzati, ragazza, svegliati e risorse, ed infine aveva dodici anni (dodici anni era l’età pronta per il fidanzamento). Sono tutte espressioni che narrano dell’incontro tra lo sposo e la sposa nel cantico dei cantici. Vi ricordo per esempio: Alzati amica mia, mia bella, vieni…l’incontro della ragazza con lo sposo che è Gesù le ridà la vita.

Preghiamo

Preghiamo per Carmen che ci ha lasciato ieri

3 pensieri su “martedì 5 aprile

  1. sr Rita

    Si vivono situazioni nella vita che fanno pensare. basta, non serve più nessuno, ormai non c’è più nulla da fare. Non servono le parole, non servono i consigli, non servono le persone….sembra che tutto sia finito e che l’unica cosa sia quella di rassegnarsi( o disperarsi).
    Questo brano ci mostra che non è così. Si può sempre trovare una via di rinascita, di speranza, di coraggio. Fanciulla, lo dico a te, alzati. Signore, ripeti questa parola per noi, per le persone che faticano a rialzarsi da situazioni dolore. E se tu dici questa parola, noi ci rialziamo.

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  2. Elena

    Penso alla mia amica che sta tanto male, Signore, prendila per mano e falla alzare perché anche lei è come morta dentro!
    Mi ha sempre colpita l’ ultima frase: ” … e disse di darle da mangiare”.
    Non se ne va così, Gesù,ma ha ha cura diquesta ragazzina che rinasce alla vita. Gesù ha cura della vita. Quanta delicatezza in questo Signore che si.prende cura di noi!
    Una preghiera per Carmen, per la mamma di Rosario, per Rosario ammalato e per coloro che vivono come morti nel cuore….
    Elena

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  3. sr.Alida

    Questa Parola mi fa pensare a tante situazioni,che sembrano non avere via d’uscita,dove umanamente si perde la speranza…Ma mi ricordo anche situazioni in cui il Signore è arrivato come Lui sa fare ,su strade diverse ,con la Sua misericordiosa provvidenza a sanare e porre luce sul cammino …Prego , raccogliendo le nostre intenzioni e perchè ,raggiunga i cuori che soffrono di piu’ o sono piu’ lontani,quelli che son battezzati e non ne hanno scoperto il dono o se ne dimenticano.Rafforza e aumenta , Signore anche la nostra fede,è dà ampio spazio alla speranza di vita nuova ….nel quotidiano, si può risorgere ogni giorno.

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