martedì 4 aprile

di | 3 Aprile 2017

fiori Matteo 16,5-12

5 Nel passare all’altra riva, i discepoli avevano dimenticato di prendere del pane. 6 Gesù disse loro: «Fate attenzione e guardatevi dal lievito dei farisei e dei sadducei». 7 Ma essi parlavano tra loro e dicevano: «Non abbiamo preso del pane!». 8 Gesù se ne accorse e disse: «Gente di poca fede, perché andate dicendo tra voi che non avete pane? 9 Non capite ancora e non ricordate i cinque pani per i cinquemila, e quante ceste avete portato via? 10 E neppure i sette pani per i quattromila, e quante sporte avete raccolto? 11 Come mai non capite che non vi parlavo di pane? Guardatevi invece dal lievito dei farisei e dei sadducei». 12 Allora essi compresero che egli non aveva detto di guardarsi dal lievito del pane, ma dall’insegnamento dei farisei e dei sadducei.

Commento

Si sono dimenticati di prendere il pane e poi ancora fate attenzione al lievito dei farisei e dei sadducei. E poi, esiste un pane che Gesù ha donato. Mi sembra che è proprio in questa differenza il significato del brano di oggi. Vediamo il lievito dei farisei e ci crediamo, non vediamo il pane donato, che è Gesù e non ci crediamo. Gesù interviene di nuovo con un rimprovero per la loro poca fede e li invita a capire e a ricordare quello che da poco è avvenuto, e cioè il duplice miracolo dei pani, con la straordinarietà non solo di quanta gente ne è stata nutrita, ma di quanto essi stessi ne hanno raccolto e portato via in entrambi le occasioni. Mi sembra che questo voglia dire che il duplice miracolo dei pani compiuto da Lui deve avvertirli nei confronti del “lievito” dei farisei e dei sadducei, e deve dar loro piena fiducia che la sua Persona è certezza di ogni bene davanti ad ogni problema. E’ Lui che bisogna ascoltare. Di Lui nutrirsi. Bisogna ricordare che solo Lui è capace di sfamare moltitudini. Solo Lui è capace di raccogliere e di accogliere le vie più diverse per unirle in una comunione che non è uniformità, ma incontro di diversità in Lui. Solo la fedeltà piena a Lui consente di essere pienamente e veramente aperti e attenti, e capaci di cogliere quello che di buono può portare ogni diversità.

Preghiamo

preghiamo per il papà di Giovanni

2 pensieri su “martedì 4 aprile

  1. sr Alida

    Gente di poca fede…non vi ricordate ? Fare memoria con il grazie nel cuore ,del bene che il Signore compie per noi ,per tutti ,alimenta la fede,la speranza,riempie il nostro cuore di lievito buono,da donare all’umanità .Prego per il papà di Giovanni e per il piccolo Amos

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  2. Elena

    Signore, dacci oggi il nostro pane quotidiano, non un pane di farina, acqua e lievito, ma un pane di comprensione, di comunione e di amore nelle piccole cose dinogni giorno… Una preghiera secondo le intenzioni espresse e per la mia mamma, tornata oggi a casa. Il Signore e le sue opere non smettono di stupirmi….

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