martedì 31 gennaio

di | 30 Gennaio 2017

trinità Matteo 8,1-4     

1 Scese dal monte e molta folla lo seguì. 2 Ed ecco, si avvicinò un lebbroso, si prostrò davanti a lui e disse: Signore, se vuoi, puoi purificarmi. 3 Tese la mano e lo toccò dicendo: Lo voglio: sii purificato! E subito la sua lebbra fu guarita. 4 Poi Gesù gli disse: Guardati bene dal dirlo a qualcuno; va invece a mostrarti al sacerdote e presenta l’offerta prescritta da Mosè come testimonianza per loro.

 Commento

Dopo il discorso della montagna il vangelo di Matteo introduce alcuni incontri di Gesù con quella folla curvata, povera e sofferente. Questi incontri che si traducono in segni miracolosi sono di fatto la concretizzazione del discorso della montagna, che si era  aperto con la Beatitudine dei poveri in spirito. Qui la prima persona che Gesù incontra è un lebbroso, portatore di una malattia che non è solo infermità fisica, ma ha un grande rilievo di ordine spirituale e relazionale. La forza della preghiera di quest’uomo mi fa pensare che egli è consapevole della potenza del Signore. Così diventa molto evidente l’appello – quasi la provocazione! – che si coglie nelle parole di quest’uomo malato: “Signore, se vuoi, puoi purificarmi”. Data la malattia il verbo “purificare” è del tutto appropriato, la guarigione dalla lebbra è di fatto una purificazione. Ed è evidentemente molto forte la presenza del verbo “volere”. E’ quindi significativa la risposta di Gesù: “Lo voglio”. Egli esprime in modo assoluto la volontà divina nei confronti dell’umanità: la guarigione, la purificazione, il perdono, la vita!  La mano tesa verso il lebbroso, e il contatto diretto, fisico, tra il Figlio di Dio e l’infermità dell’uomo, ci ricorda che la salvezza si compie non perché l’uomo sale verso Dio, ma perché Dio si china e si accosta all’uomo malato. Lo tocca. Il gesto concreto accompagna la volontà divina di salvezza.  qui sta il vero miracolo: un grido di invocazione, di purificazione diventa la mano tesa di Gesù.  qui è la salvezza che Gesù porta all’uomo.

 Preghiamo

Oggi nella festa di san Giovanni Bosco preghiamo per i nostri giovani e ragazzi.

4 pensieri su “martedì 31 gennaio

  1. Elena

    “Signore, se vuoi, puoi purificarmi”
    Quest’uomo, ultimo fra gli ultimi si affida completamente al Signore Gesù. Ne riconosce la divinità. Quante volte io faccio fatiica ad affidare la mia vita al Signore, a riconoscerne il potere assoluto e la volontà di purificazione, di salvezza. Chiedo una volta di più di essere toccata da questo Gesù che può salvarmi, abbassandosi fino alla mia meschinità, solo perché mi vuole bene, Oltre ogni mia malattia fisica e spirituale. Prego per i giovani, perché spesso difficili da toccare, sentano che è bello essere raggiunti da chi vuole loro bene.

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  2. Pinuccia

    Mi viene in mente il mio matrimonio: Vuoi tu prendere ….? Si lo voglio.
    Che bello Signore tu ci vuoi tutti e per sempre.
    Anch’io voglio essere toccata, purificata e portare Te nel cuore. Mi unisco alla preghiera per tutti i nostri ragazzi e giovani.

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  3. sr.Alida

    Faccio parte di quella folla ,cui guarire il cuore ..con la Sua volontà divina ,nei confronti dell’umanità ..fà sempre bene pensare a DIO CHE SI CHINA SU NOI su ogni grido dell’uomo e risponde con il Suo tocco ,guarisce e salva …Mi unisco alla preghiera per i ragazzi e i giovani ,anche per i catechisti ,gli educatori ..

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  4. Silvia

    Gesù scese dal monte…quante volte abbiamo visto Gesù scendere dal monte, quasi per dare un seguito alle sue parole, per andare a mettere in pratica ciò che aveva predicato e pregato… Parole e opere come si dice.. Ma poi c’è quella volta che sale e non scende più, c’è quella volta che tutto si condensa in un’ unità, in una perfetta comunione d’amore, la sulla croce.
    Signore tu sei la Parola Incarnata…aiutaci a non essere parole disincarnate e vuote.
    Mi unisco alle preghiere..
    Buona giornata!

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