martedì 27 settembre

di | 26 Settembre 2022

Apocalisse 1,9-16

Io, Giovanni, vostro fratello e compagno nella tribolazione, nel regno e nella perseveranza in Gesù, mi trovavo nell’isola chiamata Patmos a causa della parola di Dio e della testimonianza di Gesù. Fui preso dallo Spirito nel giorno del Signore e udii dietro di me una voce potente, come di tromba, che diceva: 11“Quello che vedi, scrivilo in un libro e mandalo alle sette Chiese: a Èfeso, a Smirne, a Pèrgamo, a Tiàtira, a Sardi, a Filadèlfia e a Laodicèa”. Mi voltai per vedere la voce che parlava con me, e appena voltato vidi sette candelabri d’oro e, in mezzo ai candelabri, uno simile a un Figlio d’uomo, con un abito lungo fino ai piedi e cinto al petto con una fascia d’oro. 14I capelli del suo capo erano candidi, simili a lana candida come neve. I suoi occhi erano come fiamma di fuoco. 15I piedi avevano l’aspetto del bronzo splendente, purificato nel crogiuolo. La sua voce era simile al fragore di grandi acque. Teneva nella sua destra sette stelle e dalla bocca usciva una spada affilata, a doppio taglio, e il suo volto era come il sole quando splende in tutta la sua forza.

Commento

Non so come fare a commentare in poche parole tutta la ricchezza e i simboli di questo testo. Proviamo. È in corso una tribolazione, la comunità è provata. Giovanni è esiliato nell’isola di Patmos, una piccola isola di fronte a Efeso, dove venivano mandati in esilio i condannati. Ma qui Giovanni non si arrende. Vediamo anche solo di decodificare  i simboli. Preso dallo spirito è l’essere afferrato dalla contemplazione della parola. Questo avviene nel giorno del Signore, la domenica, il giorno della resurrezione. Le sette chiese sono le chiese dell’Asia minore, quelle che gravitano attorno a Giovanni, ma se il sette è il numero della totalità allora lo spirito parla a tutte le chiese. Poi vi è questo veggente. La descrizione che se ne fa non è di un essere straordinario, ma è il modo con cui nel genere letterario apocalittico viene raffigurato il figlio dell’uomo, che sembra diventare un veggente dai capelli bianchi su un trono che teneva in mano 7 stelle, cioè la totalità dell’universo. È la figura del signore risorto. La spada che esce dalla bocca è la spada a doppio taglio della parola che divide l’uomo, che separa il bene dal male. Tutto concorre a dire una cosa. Giovanni era esiliato e nella tribolazione a causa della parola, ma quella stessa parola appare a lui prima di spalle e poi direttamente per dare speranza e ricordare che il Signore risorto ridona vita anche nei tempi della tribolazione.

Preghiamo

Una preghiera per l’Italia.

2 pensieri su “martedì 27 settembre

  1. sr Alida

    Preso dallo Spirito :ammiro sempre persone coraggiose che anche in prigione o in difficoltà han coraggio per testimoniare… Cozza con la mia paura di soffrire e di morire.. Certo lo Spirito è potente.. Signore aumenta la mia fede… Preghiamo per l’Italia.

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  2. Elena

    Lo Spirito di Dio sostenga ogni fede, ogni credente nei tempi bui e dolorosi che tutti attraversiamo. Il Signore aiuti anche noi a discernere il bene dal male e ci illumini con la Sua presenza. Preghiamo per l’Italia.

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