martedì 21 giugno

di | 20 Giugno 2022

Gv. 8,12-20

Di nuovo Gesù parlò loro e disse: “Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita”. 13Gli dissero allora i farisei: “Tu dai testimonianza di te stesso; la tua testimonianza non è vera”. 14Gesù rispose loro: “Anche se io do testimonianza di me stesso, la mia testimonianza è vera, perché so da dove sono venuto e dove vado. Voi invece non sapete da dove vengo o dove vado. Voi giudicate secondo la carne; io non giudico nessuno. 16E anche se io giudico, il mio giudizio è vero, perché non sono solo, ma io e il Padre che mi ha mandato. 17E nella vostra Legge sta scritto che la testimonianza di due persone è vera. 18Sono io che do testimonianza di me stesso, e anche il Padre, che mi ha mandato, dà testimonianza di me”. 19Gli dissero allora: “Dov’è tuo padre?”. Rispose Gesù: “Voi non conoscete né me né il Padre mio; se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio”. 20Gesù pronunciò queste parole nel luogo del tesoro, mentre insegnava nel tempio. E nessuno lo arrestò, perché non era ancora venuta la sua ora.

Commento

Inizia un altro capitolo di questa disputa tra Gesù e i Giudei. si tratta della questione dei testimoni. Nella legge ebraica è necessario sempre portare due testimoni per dichiarare vere le proprie opinioni. I giudei allora chiedono a Gesù: ma dove sono i testimoni che dichiarano che dici il vero? Dove sono i testimoni che dicono che sei il messia? Quello che dicono i giudei è che Gesù è il testimone di se stesso e quindi la sua testimonianza non è vera. Come fa Gesù a dimostrare che è la luce del mondo? In fin dei conti uno che parla di se stesso si autogiustifica. Il signore sa bene da dove viene e soprattutto da dove viene la sua parola. Egli non parla a nome di se stesso, ma a nome del padre. Gesù testimonia il padre, sa bene da dove viene la sua parola, sa bene che viene da Dio. Ecco perché lui si può definire luce del mondo. Perché non prende luce da se stesso, ma dal padre. Gesù sa che viene dall’amore del Padre e sa che va verso i fratelli con lo stesso amore, è questa la sua coscienza, la prima testimonianza. Egli non ha bisogno di due testimoni perché la sua coscienza dice che egli viene dal padre e questo basta.

Preghiamo

Preghiamo per i malati.

3 pensieri su “martedì 21 giugno

  1. sr Alida

    Tu sei sale e luce del mondo, e la prendi dal Padre, poni anche nei nostri cuori un po’ di luce, affinché il nostro piccolo fiammifero consoli altri cuori, ti preghiamo per tutti gli ammalati. Con gratitudine preghiamo per don Sandro nel giorno anniversario di sacerdotale.

    Rispondi
  2. Elena

    Testimonianza e verità. Non siamo chiamati anche noi, tutti i giorni ad essere testimoni di verità, di amore, di giustizia, di compassione, di carità? Sostienici Signore, in questo duro compito quotidiano. Una preghiera per gli ammalati. Una preghiera per te, don Sandro che rinnovi il tuo SÌ umile e tenace tutti i giorni, attraversando la difficile via della vera testimonianza sacerdotale e cristiana.

    Rispondi
  3. Grazia

    Un ricordo particolare al Signore, per te don Sandro, nell’anniversario della tua ordinazione sacerdotale. Il Signore ti benedica.

    Rispondi

Rispondi a sr Alida Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.