martedì 20 marzo

di | 19 Marzo 2018

Ger 18,18-23                                                    

profeta geremia icona18 Ora essi dissero: “Venite e tramiamo insidie contro Geremia, perché la legge non verrà meno ai sacerdoti, né il consiglio ai saggi, né l’oracolo ai profeti. Venite, colpiamolo per la sua lingua e non badiamo a tutte le sue parole”. 19 Prestami ascolto, Signore, e odi la voce dei miei avversari. 20 Si rende forse male per bene? Poiché essi hanno scavato una fossa alla mia vita. Ricordati quando mi presentavo a te, per parlare in loro favore, per stornare da loro la tua ira. 21 Abbandona perciò i loro figli alla fame, gettali in potere della spada; le loro donne restino senza figli e vedove, i loro uomini siano colpiti dalla morte e i loro giovani uccisi dalla spada in battaglia. 22 Si odano grida dalle loro case, quando improvvisa tu farai piombare su di loro una torma di briganti, poiché hanno scavato una fossa per catturarmi e hanno teso lacci ai miei piedi. 23 Ma tu conosci, Signore, ogni loro progetto di morte contro di me; non lasciare impunita la loro iniquità e non cancellare il loro peccato dalla tua presenza. Inciampino alla tua presenza; al momento del tuo sdegno agisci contro di essi!

Commento

Il testo fa riferimento alla vita di Geremia e alla persecuzione che ha subito, ma quel versetto che dice “Venite e tramiamo insidie contro Geremia, perché la legge non verrà meno ai sacerdoti, né il consiglio ai saggi, né l’oracolo ai profeti. Venite, colpiamolo per la sua lingua e non badiamo a tutte le sue parole”, può benissimo far riferimento alla passione di Gesù. E di fatto la tradizione cristiana ha attribuito a Gesù queste parole del profeta. I sacerdoti pensano che  Togliere di mezzo il profeta non avrà conseguenze negative  su tutto il sistema che governa la religione di Israele, anzi sarà addirittura un bene per tutti.  E’ necessario, secondo questi avversari, colpirlo per le sue parole e nelle sue parole. Questi avversari rendono “male per bene”. Davanti alla loro insidia mortale (“hanno scavato una fossa alla mia vita”) la preghiera del giusto perseguitato è perché Dio ricordi: “ricordati…”, e ricordi quanto “bene” egli abbia fatto per loro presso Dio stesso.

 

Preghiamo

Preghiamo per Teresa.

3 pensieri su “martedì 20 marzo

  1. srAlida

    Quante persone anche oggi perseguitate e oppresse nel mondo,i crocifissi di oggi che sognano la pace e il bene…Presta ,loro ascolto ,Signore,.,Rendi portatori di bene e di pace anche noi .
    Mi unisco alla preghiera per Teresa ,e per le persone che conosciamo ,che soffrono …

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  2. sr Rita

    E’ un poco difficile conciliare questa preghiera di Geremia con lo spirito evangelico del perdono, della non vendetta. Soprattutto è impensabile chiedere a Dio di vendicarci presso chi ci ha fatto il male. Ma si capisce l’angoscia di Geremia e il suo appellarsi a qualcuno che lo possa liberare. preghiamo per chi vive tali situazioni.

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  3. . Elena

    Molte volte invochiamo la vendetta (o la giustizia divina) contro chi ci fa del male. L’amarezza e lo sconforto di chi si fa portavoce di un bagliore di luce nelle tenebre e viene respinto perché dire la verità è già scavarsi la fossa, è un’esperienza che forse abbiamo provato tutti. Geremia e le persone scomode vengono perseguitate per la loro lungimiranza e per la verità proferita. Perdona, Signore, chi è cieco e cieco vuole rimanere, perché è più facile e comodo non cambiare nulla. Perdona chi perseguita e chi è perseguitato perché Tu solo conosci i cuori ed il vero motivo per cui ogni cosa accade. A Te lasciamo la giustizia, perché Tu sai cosa è meglio per noi… ma non dimenticare. Ricordati, solo questo….
    Preghiamo per Teresa e per tutti noi quando non vogliamo sentire parole di verità.

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