Martedì 16 aprile

di | 15 Aprile 2019

scala di giacobbeDal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, [mentre era a mensa con i suoi discepoli,] Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: «In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà».  I discepoli si guardavano l’un l’altro, non sapendo bene di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?». Rispose Gesù: «È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò». E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariòta. Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui.  Gli disse dunque Gesù: «Quello che vuoi fare, fallo presto». Nessuno dei commensali capì perché gli avesse detto questo; alcuni infatti pensavano che, poiché Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: «Compra quello che ci occorre per la festa», oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte. Quando fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire».  Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi». Pietro disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!». Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m’abbia rinnegato tre volte».

Commento

Oggi la parola che potremmo approfondire è TRADIMENTO. Gesù sapeva che sarebbe stato tradito. Sapeva sempre di essere tradito, Pietro, Giovanni e Giacomo lo avevano già dimostrato, banalizzando le sue parole, non riconoscendolo più come amico, o pretendendo un’organizzazione gerarchica attorno a Lui, che prevedesse primi e secondi. Giuda continua la sequenza: la delusione dopo anni di entusiasmo lo porta a vendere Gesù, a sbarazzarsene. Tutto molto riscontrabile anche nella nostra vita: ci piacciono persone, idee, progetti; poi, quando invecchiano o non si rivelano più così entusiasmanti, li tradiamo, li passiamo di mano ad altri, ad altro. Non li conosciamo più. Tutto è pronto per essere gettato nella spazzatura. Gesù conosce questa postura dell’anima e sembra volerci dire che la questione è passare dall’essere spettatori entusiasti a protagonisti attivi, che condividono la stessa sorte. Quel boccone intinto, quel pezzo di pane imbevuto di vino è segno della necessaria condivisione, della comunione nella buona e nella cattiva sorte, nella compartecipazione del dolore, della sofferenza, come della gioia e della gloria.

Preghiamo

Preghiamo per Parigi che sta vivendo il dramma dell’incendio a Notre Dame de Paris

4 pensieri su “Martedì 16 aprile

  1. sr rita

    L’ora che Gesù sta vivendo richiederebbe un più di vicinanza, di comprensione, di compagnia vera, affidabile. Invece succede il tradimento. Conseguenza di una mala-fede, cioè di una non comprensione dell’identità messianica. Un conto è che il messia risponda alle aspettative del tempo, un altro è che il Messia sia se stesso, fedelmente obbediente alla sua missione.
    Preghiamo perché anche in questa settimana santa possiamo comprendere pochino meglio l’identità del Messia e ciò che comporta seguirlo.
    Preghiamo per la gente di Parigi e per tutti i “monumenti viventi” che il male brucia inesorabilmente.
    Chiedo una preghiera allo Spirito Santo per me che oggi inizio a fare incontri di formazione ai nostri seminaristi.

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  2. Elena

    Ieri Amore, oggi Tradimento. Quanto spesso sono congiunte queste due parole nelle nostre vite! Prego perché possiamo anche noi essere profumi d’amore che si espande e allarga cuore e orizzonti. E perché nella nostra umana fragilità possiamo resistere al desiderio di abbandonare, di ferire, di tradire cercando in ogni nostra relazione, una buona ragione d’amore per rimanere. Prego per don Roberto, di cui non mi è sfuggito il compleanno, ma solo l’opportunità di ricordarlo qui, un abbraccio tenero per lui. Per don Sandro, che vedo tanto stanco nel suo spendersi e spandersi per gli altri. Per sr Rita nella sua grande ricerca dell’amore e del bene per molti, per Camillo, per Parigi , per la mia mamma, e per mio nipote Emanuele che oggi si laurea!

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  3. sr Alida

    Un caro saluto a tutti ,sono tornata da una tre giorni ,con altre consorelle ,su un cammino di riconciliazione proprio tenuto da don Sandro che ringrazio di cuore e proposto anche dalla nostra famiglia Palazzoliana Lo ha unito molto bene al triduo pasquale ,e mi fatto bene ….Non riesco a riassumere con poche parole , perdono ,perdonarsi ,perdonare , non è facile ,non impossibile ,con le tracce guida e vissuti diretti ….Memorie di ferite ,racconti ,silenzio …. Affidati alla tavola Eucaristica ,riportati li nelle mani del Signore Mentre chiedo al Signore di fare memoria nel cuore e nella vita ,prego per don Sandro ,,per don Roberto che ci ha seguito con lui ,per le sorelle che l’han vissuto con me ,per sr Rita ,per Parigi ,per Camillo ,per Camillo ,per Emanuele ,per la mamma di Elena ,per le persone che chiedono preghiere ….un ricordo per mio fratello David nel giorno anniversario di ritorno al Padre.

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