Martedì 14 Aprile

di | 13 Aprile 2015

 Giovanni 3,7-15

In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito».
Gli replicò Nicodèmo: «Come può accadere questo?». Gli rispose Gesù: «Tu sei maestro di Israele e non conosci queste cose? In verità, in verità io ti dico: noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo?

Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna».

Commento

Oggi, il vangelo continua il dialogo fra Gesù e Nicodemo. Gesù ci aiuta a comprendere meglio che cosa vuol dire rinascere dall’alto, dallo Spirito usando l’immagine del vento.  Noi sperimentiamo il vento, ma esso è un fenomeno che sfugge il nostro controllo; non conosciamo dove va né da dove viene; però, non per questo, neghiamo la sua esistenza. Così con lo Spirito Santo: l’uomo nato a vita nuova grazie allo Spirito sperimenta la presenza e gli effetti dello Spirito nella propria vita ma sa che è una realtà al di là delle sue forze.  L’uomo nuovo non può negare l’esistenza dello Spirito anche se non sa spiegarlo. La presenza si esprime in una gioia profonda, pace, equilibrio, servizio verso gli altri. Lo Spirito infonde nell’intimo una luce, un dinamismo che non può che crescere e espandersi dentro e fuori la persona. Nicodemo, e forse ognuno di noi, davanti alla novità si irrigidisce. Io, come lui, rimango schiavo della mia razionalità o delle mie emozioni:  io conosco Dio, io credo alla legge, … e questo discorso di Gesù scombina i miei criteri! Come a Nicodemo, anche a me , manca l’umiltà o il coraggio di seguire l’intuizione vera del cuore.  La vera conversione, la vera vita nuova di Nicodemo nasce quando egli tace e inizia ad ascoltare Gesù.

Preghiamo

Don Roberto oggi compie gli anni: una preghiera e un augurio per lui.

6 pensieri su “Martedì 14 Aprile

  1. ingridcicolari

    L’ha ribloggato su ingridcicolari's Bloge ha commentato:
    Auguri don Roberto.. Come Nicodemo ha trovato come guida Gesù durante la notte fa che anche noi la troviamo. Prego per tutte le guide che ho incontrato sul mio cammino e x quelle che incontrano gli altri. Che la loro luce e forza si espandano in questo mondo ..prego x queste guide e x il loro amore non finisca mai..buona giornata

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  2. Elena

    Auguri alla luminosa guida che sei, Don Roberto! Buon compleanno!!!!
    Che il Signore ti tenga sempre per mano come lampada e punto di riferimento per noi, che abbiamo avuto la gioia di incontrarti e che nutriamo riconoscenza per il dono della tua vita e della tua esperienza!
    Nella Parola di oggi colgo la profonda correlazione tra cielo e terra, nella figura di Gesù, punto di congiunzione tra il terreno e lo spirituale.
    E sento tutta la profondità di una nuova esistenza che nasce nello Spirito di Amore, che è Dio. Qualcosa che pervade e si effonde da ogni esperienza terrena ed umana, verso qualcosa di molto più significativo ed alto, appunto, qualcosa di onnipresente che, una volta sperimentato, diventa la tua nuova vita interiore, e non ne puoi più fare a meno perchè è totale, è completo e davvero essenziale, vitale!
    L’Amore di Dio, si espande da ogni istante della vita e si dilata….quanta gioia, allora! Quanta serenità nell’affrontare ogni giorno!
    Prego perchè ciascuno possa sperimentare questo tocco divino e possa sentirsene partecipe in ogni momento della vita!
    Prego anche per il papà di Paolo, mio carissimo amico, che è tornato fra le braccia del Padre.
    Una buona serata a tutti ed una carezza a Don Roberto!
    Elena

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  3. Filippo Vanoncini

    https://libripersognare.files.wordpress.com/2012/06/lettere1.jpg

    Sette fratelli come nella fiaba di Pollicino si accalcano nel letto la domenica quando la loro mamma finalmente può stare un po’ con loro. Questa è una storia di montagna, di acqua da prendere al pozzo, di bambini scalzi, di gelati solo la domenica.

    Auguri a don Roberto che mi ricorda molto questa mamma, che racconta storie di montagna e che ha passione per la Parola.
    L’immagine purtroppo non riesco a copiarla, ho solo l’indirizzo.

    Filippo

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  4. Tiziana

    buon compleanno don Roberto!
    grazie per la tua presenza delicata e fresca… come il Vento

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