lunedì 4 maggio

di | 3 Maggio 2020

Lc 21,29-38        

29E disse loro una parabola: «Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi: 30quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai l’estate è vicina. 31Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino. 32In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto avvenga. 33Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. 34State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; 35come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. 36Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo». 37Durante il giorno insegnava nel tempio; la notte, usciva e pernottava all’aperto sul monte detto degli Ulivi. 38E tutto il popolo di buon mattino andava da lui nel tempio per ascoltarlo.

Commento

Questa parola è attualissima per i nostri giorni. Osservate, guardate bene a che cosa sta succedendo. Guardate il tempo che scorre, guardate la storia come si dipana nel tempo e da questo cercate di capire come bisogna comportarsi. guardate anche i piccoli segni come gli alberi e i loro germogli. Non guardate solo ai fatti straordinari. Insomma Gesù ci chiede di non perdere questa occasione così grande che è il discernimento del tempo presente, dei segni dei tempi. Non torniamo a come eravamo prima. Siamo chiamati alla vigilanza, alla sapienza. Queste qualità sono le qualità per vivere bene il tempo presente e futuro. Vigilanza su noi, sulla vita, sul mondo. Sapienza nel decidere, nell’agire, nel progettare il futuro. Questa è allora la grande prova della fede. Bisogna vivere “in avanti”, stando attenti a non lasciarsi vincere dalla fatica e dal dramma della storia. In avanti, non indietro, come talvolta può sembrare! Ma aggiunge anche un altro particolare, pregate. la preghiera non è quella ripetitiva, ma è l’ascolto quotidiano della Parola, perché attraverso questo ascolto impariamo ad agire da figli di Dio, che cercano il regno, cioè la misericordia di Dio. Con la preghiera siamo chiamati a stare fin d’ora alla sua presenza, con l’incessante conversione del cuore, con il lieto annuncio del Vangelo, e con la potenza nuova e meravigliosa dell’amore. Ma con la preghiera siamo chiamati anche a stare dentro la nostra storia guidati dalla forza e dalla sapienza del vangelo.

Preghiamo

Preghiamo perché il nuovo inizio possa essere vissuto con responsabilità e prudenza.

3 pensieri su “lunedì 4 maggio

  1. sr rita

    La ripresa graduale delle attività sa accompagnata dall’esperienza vissuta e da ciò che ci ha insegato. Leggere i segni dei tempi che si rivelano nei particolari del quotidiano.. E quanti ne abbiamo a disposizione ogni giorno.

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  2. srAlida

    State attenti a voi stessi ,fondatevi sulla Sua Parola ,prudenti e responsabili per un cammino migliore ,da cogliere in tanti aspetti ,affinchè tutto passi all’nsegna della preghiera ,e ci ristabilisca nel nostro quotidiano nuovo …Per questo nuovo inizio ti preghiamo ,Signore

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  3. Elena

    Resta con noi, Signore, ogni momento. La storia insegna, ma Tu dacci la sapienza perché sappiamo leggerla e farne tesoro, con lo sguardo rivolto in avanti e con il desiderio di una vita che, anche su ciò che accade, possa costruire qualcosa di bello e di significativo.
    Ti preghiamo per tutti noi, donne e uomini in cammino.

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