Rm 8,9-11
9Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene. 10Ora, se Cristo è in voi, il vostro corpo è morto per il peccato, ma lo Spirito è vita per la giustizia. 11E se lo Spirito di Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti, abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi
Commento
Abbiamo iniziato il tempo di avvento, ma noi continuiamo caparbiamente il commento alla lettera ai romani. Lo so che è un percorso complicato, ma cerchiamo di rimanere fedeli al mandato che ci chiede di leggere passo dopo passo la parola. Il nostro rapporto con Gesù viene espresso oggi in termini molto concreti. Non è tanto una nostra adesione a Lui, non è un nostro comportamento secondo il suo Vangelo, ma tutto dipende dal “fatto” che “lo Spirito di Dio abita in voi”. Tutto dipende da questo dono! Tale dono ci sottrae al “dominio della carne”, noi siamo “sotto il dominio dello Spirito”. Ormai è chiaro che Paolo vuole introdurci e insistere sulla tensione tra morte e vita che è il ritmo profondo della nostra esistenza. La Pasqua è l’evento che domina la nostra intera esistenza. Continuamente noi sperimentiamo e celebriamo in noi stessi la morte e la risurrezione. In questa prospettiva mi sembra di poter dire con chiarezza che Paolo fa si rifermento alla morte e resurrezione finale, ma soprattutto fa riferimento a quell’evento del tutto particolare che la morte al peccato e la vita nuova in Cristo. Infatti lo spirito che è in noi sempre crea, santifica, vivifica, benedice e concede a noi questo bene della comunione con Lui e della comunità tra noi suoi figli. Cioè ci fa passare dal peccato alla vita.
Preghiamo
Preghiamo per Emanuela
Morire e rinascere continuamente, vivere per mezzo dello Spirito che ci vuole vivi e vicini al Signore. Sicuramente Paolo è complesso nelle sue argomentazioni. Chiedo la capacità di ascoltare e comprendere queste difficili parole. Oggi più che mai, per essere un poco più attenta e ricettiva. Preghiamo per le comuni intenzioni.
vivere secondo lo Spirito che ci abita per appartenere a Lui .E’ cammino arduo ,ma bello.possibile solo con la Sua luce ,con umile ringraziamento per il dono che pone sempre tra le nostre mani ….Dona anche a me ,Signore l’arte dell’ascolto .Prego per Emanuela e per le intenzioni di ciascuno .
Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene. Allora vuol dire che per appartenere è necessario che qualcuno abiti in noi: abiti i pensieri, gli affetti, le decisioni, le azioni. La compagnia dello Spirito ci fa appartenere al Signore Gesù. Questo avvento sia per tutti noi una esperienza di appartenenza.