lunedì 31 gennaio

di | 30 Gennaio 2022

Gen 15,1-21

Dopo tali fatti, fu rivolta ad Abram, in visione, questa parola del Signore: “Non temere, Abram. Io sono il tuo scudo; la tua ricompensa sarà molto grande”. 2Rispose Abram: “Signore Dio, che cosa mi darai? Io me ne vado senza figli e l’erede della mia casa è Elièzer di Damasco”. 3Soggiunse Abram: “Ecco, a me non hai dato discendenza e un mio domestico sarà mio erede”. 4Ed ecco, gli fu rivolta questa parola dal Signore: “Non sarà costui il tuo erede, ma uno nato da te sarà il tuo erede”. 5Poi lo condusse fuori e gli disse: “Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle” e soggiunse: “Tale sarà la tua discendenza”. Egli credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia.
7E gli disse: “Io sono il Signore, che ti ho fatto uscire da Ur dei Caldei per darti in possesso questa terra”. 8Rispose: “Signore Dio, come potrò sapere che ne avrò il possesso?”. 9Gli disse: “Prendimi una giovenca di tre anni, una capra di tre anni, un ariete di tre anni, una tortora e un colombo”. 10Andò a prendere tutti questi animali, li divise in due e collocò ogni metà di fronte all’altra; non divise però gli uccelli. 11Gli uccelli rapaci calarono su quei cadaveri, ma Abram li scacciò. 12Mentre il sole stava per tramontare, un torpore cadde su Abram, ed ecco terrore e grande oscurità lo assalirono. 13Allora il Signore disse ad Abram: “Sappi che i tuoi discendenti saranno forestieri in una terra non loro; saranno fatti schiavi e saranno oppressi per quattrocento anni. 14Ma la nazione che essi avranno servito, la giudicherò io: dopo, essi usciranno con grandi ricchezze. 15Quanto a te, andrai in pace presso i tuoi padri; sarai sepolto dopo una vecchiaia felice. Alla quarta generazione torneranno qui, perché l’iniquità degli Amorrei non ha ancora raggiunto il colmo”. 17Quando, tramontato il sole, si era fatto buio fitto, ecco un braciere fumante e una fiaccola ardente passare in mezzo agli animali divisi. In quel giorno il Signore concluse quest’alleanza con Abram:
“Alla tua discendenza
io do questa terra,
dal fiume d’Egitto
al grande fiume, il fiume Eufrate;
la terra dove abitano i Keniti, i Kenizziti, i Kadmoniti, 20gli Ittiti, i Perizziti, i Refaìm, 21gli Amorrei, i Cananei, i Gergesei e i Gebusei”.

commento

Non dobbiamo guardare a questo racconto come ad un rito un po’ arcaico, fuori moda. Dobbiamo invece cogliere l’essenza del racconto. Si tratta di un rito di alleanza. Vi è come una crisi iniziale di Abramo perché si rende conto che non può dare la sua terra e i suoi beni in eredità  a nessuno perché non ha figli. Tutto nasce da questa crisi di Abramo. Qui entra in gioco Dio: non temere io sono il tuo scudo, io sono il tuo difensore. Abramo continuando a cercare nel profondo del suo cuore arriva sempre più alla percezione che Dio è il suo difensore, di Lui deve fidarsi.  Il parlare di Dio in questo modo è proprio del linguaggio profetico. Possiamo dire che vi è come uno sguardo sul tempo presente che dice la crisi di Abramo e uno sguardo futuro che dice la speranza di Abramo. Dio risponde alla crisi di Abramo Dio con la sua parola (uno che uscirà da te) e mostrando un segno: fa semplicemente uscire Abramo a vedere le stelle, il cui numero sterminato rappresenta la sua discendenza. Sono le stesse stelle che vediamo noi oggi, a distanza di millenni. Ed è suggestivo pensare che le luci di notte nelle case dei nostri paesi sono quasi il segno della presenza dei discendenti di Abramo. Tutto quello che segue non è altro che un rito che sancisce questa promessa che è consolidata in una alleanza.

Preghiamo

Preghiamo per tutti i giovani

3 pensieri su “lunedì 31 gennaio

  1. Elena

    Fidarsi di Dio e affidarsi a Lui in tutte le nostre crisi…. E cos’è il nostro alzare gli occhi a cielo e pregare guardando le stelle? Non parliamo con loro, parliamo con Te, Signore… Ascolta le nostre difficoltà, le nostre incertezze, le preghiere, i nostri cuori e anche i nostri silenzi…

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  2. sr Alida

    Promessa e alleanza di Dio sono le stelle e ciò che ci circonda di bello e di buono offuscato dalla superficie che ci porta via facilmente l’essenziale, che fa memoria al cuore della presenza di Dio. Aiutaci Signore a rinnovare questa alleanza con Te, ti preghiamo perché ai giovani possiamo trasmettere il tuo amore per tutti e per ciascuno, come S. Giovanni Bosco.

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