Ger 27,12-22
12 A Sedecìa re di Giuda, io ho parlato proprio allo stesso modo: “Piegate il collo al giogo del re di Babilonia, siate soggetti a lui e al suo popolo e conserverete la vita. 13 Perché tu e il tuo popolo vorreste morire di spada, di fame e di peste, come ha preannunziato il Signore per la nazione che non si assoggetterà al re di Babilonia? 14 Non date retta alle parole dei profeti che vi dicono: Non sarete soggetti al re di Babilonia! perché essi vi predicono menzogne. 15 Io infatti non li ho mandati – dice il Signore – ed essi predicono menzogne in mio nome; perciò io sarò costretto a disperdervi e così perirete voi e i profeti che vi fanno tali profezie”. 16 Ai sacerdoti e a tutto questo popolo ho detto: “Dice il Signore: Non ascoltate le parole dei vostri profeti che vi predicono che gli arredi del tempio del Signore saranno subito riportati da Babilonia, perché essi vi predicono menzogne. 17 Non ascoltateli! Siate piuttosto soggetti al re di Babilonia e conserverete la vita. Perché questa città dovrebbe esser ridotta in una desolazione? 18 Se quelli sono veri profeti e se la parola del Signore è con essi, intercedano dunque presso il Signore degli eserciti perché gli arredi rimasti nel tempio del Signore e nella casa del re di Giuda e a Gerusalemme non vadano a Babilonia”. 19 Così dice il Signore degli eserciti riguardo alle colonne, al mare di bronzo, alle basi e al resto degli arredi che sono ancora in questa città 20 e che Nabucodònosor, re di Babilonia, non prese quando deportò Ieconia figlio di Ioiakìm, re di Giuda, da Gerusalemme in Babilonia con tutti i notabili di Giuda e di Gerusalemme. 21 Dice dunque così il Signore degli eserciti, Dio di Israele, riguardo agli arredi rimasti nel tempio del Signore, nella casa del re di Giuda e a Gerusalemme: 22 “Saranno portati a Babilonia e là rimarranno finché non li ricercherò – parola del Signore – e li porterò indietro e li riporrò in questo luogo”.
Commento
Nella prima parte del testo il profeta con insistenza annota come il popolo sta seguendo falsi profeti e come lo stesso profeta chiede di comportarsi in maniera mite e dignitosa di fronte alla prospettiva ormai imminente della deportazione e dell’esilio in Babilonia. La seconda parte è invece una considerazione sugli arredi del tempio e sulla loro fine nel tempo dell’esilio. La distruzione del tempio di Gerusalemme era per gli ebrei la fine di tutto e il saccheggio dei suoi arredi era come la spoliazione di un popolo. Il profeta invita a superare il fallimento dell’esilio per trovare in esso l’opportunità della salvezza. Bisogna dire che Israele si incontrerà proprio a Babilonia con una sua straordinaria “risurrezione” e con una meravigliosa “vita nuova” del suo rapporto con Dio e della sua relazione e funzione con gli altri popoli. La deportazione, la spoliazione del tempio, l’esilio possono diventare il luogo di una grande purificazione per una rinascita di un piccolo resto che tornerà all’ideale dell’unico e vero Dio, di una giustizia finalmente affermata sulla terra e di una nuova creazione.
Preghiamo
Preghiamo per la nonna di Davide Gamba che ci ha lasciato ieri.
Torno adesso da un fine settimana nell’isola dove abbiamo fatto un incontro coi catechisti e una veglia di preghiera vocazionale coi giovani. Benedico Dio per questa comunità dispersa in 29 cappelle, con un parroco che ha seri problemi. Eppure la comunità ha voglia di cose belle. Il mare che la circonda è di una bellezza rara. Che Dio continui ad essere il faro per questa comunità.
Superare il fallimento,trasformarlo in opportunità.,in vita nuova .Signore ogni volta che sperimen
tiamo la nostra fragilità dacci di capire che Tu non ci abbandoni e ci rivesti sempre de Tuo amore Mi unisco alla preghiera per la nonna di Davide
Esperienze di fallimento che si trasformano in rinascita, in cose nuove, in vita nuova, in opportunità. Il Signore è capace di stupirci sempre! Prego con voi per le comunità della realtà di sr Rita, per il loro parroco, per la nonna di Davide e per quanto portiamo nel cuore.