Esodo 32,15-29
Mosè si voltò e scese dal monte con in mano le due tavole della Testimonianza, tavole scritte sui due lati, da una parte e dall’altra. 16Le tavole erano opera di Dio, la scrittura era scrittura di Dio, scolpita sulle tavole. 17Giosuè sentì il rumore del popolo che urlava e disse a Mosè: “C’è rumore di battaglia nell’accampamento”. 18Ma rispose Mosè:
“Non è il grido di chi canta: “Vittoria!”.
Non è il grido di chi canta: “Disfatta!”.
Il grido di chi canta a due cori io sento”.
19Quando si fu avvicinato all’accampamento, vide il vitello e le danze. Allora l’ira di Mosè si accese: egli scagliò dalle mani le tavole, spezzandole ai piedi della montagna. 20Poi afferrò il vitello che avevano fatto, lo bruciò nel fuoco, lo frantumò fino a ridurlo in polvere, ne sparse la polvere nell’acqua e la fece bere agli Israeliti.
21Mosè disse ad Aronne: “Che cosa ti ha fatto questo popolo, perché tu l’abbia gravato di un peccato così grande?”. 22Aronne rispose: “Non si accenda l’ira del mio signore; tu stesso sai che questo popolo è incline al male. 23Mi dissero: “Fa’ per noi un dio che cammini alla nostra testa, perché a Mosè, quell’uomo che ci ha fatto uscire dalla terra d’Egitto, non sappiamo che cosa sia accaduto”. 24Allora io dissi: “Chi ha dell’oro? Toglietevelo!”. Essi me lo hanno dato; io l’ho gettato nel fuoco e ne è uscito questo vitello”. Mosè vide che il popolo non aveva più freno, perché Aronne gli aveva tolto ogni freno, così da farne oggetto di derisione per i loro avversari. 26Mosè si pose alla porta dell’accampamento e disse: “Chi sta con il Signore, venga da me!”. Gli si raccolsero intorno tutti i figli di Levi. 27Disse loro: “Dice il Signore, il Dio d’Israele: “Ciascuno di voi tenga la spada al fianco. Passate e ripassate nell’accampamento da una porta all’altra: uccida ognuno il proprio fratello, ognuno il proprio amico, ognuno il proprio vicino””. 28I figli di Levi agirono secondo il comando di Mosè e in quel giorno perirono circa tremila uomini del popolo. 29Allora Mosè disse: “Ricevete oggi l’investitura dal Signore; ciascuno di voi è stato contro suo figlio e contro suo fratello, perché oggi egli vi accordasse benedizione”.
Commento
Come possiamo intepretare questa pagina così dura. È evidente che si tratta di più tradizioni che si intrecciano tra loro e questa tradizione sottolinea la durezza della decisione presa da Mosè. Ma forse non è solo questo il punto principale. Forse la questione è un’altra. Provo a dirla così: possiamo essere buoni quanto vogliamo, misericordiosi quanto vogliamo, ma non possiamo negare quanto è successo in assenza di Mosè, di come cioè il popolo ha costruito il vitello d’oro. Quando Mosè scende dal monte vede questa scena, non la può negare. Il profeta non può negare che c’è stato un fatto sbagliato e non può pensare che tale fatto sbagliato passi via come se non fosse successo niente. Il profeta è anche questo: colui che fa emergere la verità in tutta la sua durezza. Colui che sa che tale verità così dura e sbagliata porta con sé delle conseguenze. Come le parole che stabiliscono l’alleanza tra Dio e il suo popolo hanno un valore positivo enorme, così le parole e i gesti che rompono tale alleanza hanno un loro valore negativo. Nemmeno Dio può nascondersi e far finta di niente di fronte a quanto è successo. Le parole che stabiliscono alleanza tra gli uomini sono il segno di una fedeltà, ma le parole che segnano un tradimento come quelle del vitello d’oro segnano una rottura che non sarà facile rimettere in sesto. Non si può “perdonare” subito, si può invece riparare alla rottura di un’alleanza, ma per fare questo ci vuole tempo.
Preghiamo
Preghiamo per Pinuccia
Pagina e vicende durissime. Quando si spezza un’alleanza si diventa duri, a volte persino cattivi. Radicali nella punizione!
Siamo fortunati: abbiamo conosciuto il Cristo che è venuto a portare un’alleanza nuova e il perdono di un Dio lento all’ira, un Dio di misericordia e tenerezza. Abbiamo conosciuto il volto nuovo di un Dio che è amore e vuole amore.
Per Pinuccia la preghiera odierna.
Siamo fortunati si, e non lo riconosciamo un Dio che si fa dono per amore… Una preghiera per Pinuccia.