denaro

di | 13 Marzo 2023

Lentamente prende forma la spiegazione di questa parabola. Lentamente si delineano i contorni e lentamente riusciamo a comprendere come ancora una volta quello che la parola sacra vuole mettere in evidenza è qualcosa di particolare che si svelerà solo alla fine. È come quando pianti una pianta, non puoi vederne subito il risultato, devi attendere per capire se tutto va per il meglio, se la pianta da  i suoi frutti buoni. E così è della parola di oggi, dell’amministratore disonesto. È solo nell’accompagnare la lettura passo dopo passo che si svela la conclusione. E così dopo il racconto della parabola, di ogni parabola il vangelo fa seguire quelli che vengono chiamati i detti di Gesù. Parole che accompagnano la parabola e che lentamente ci portano alla conclusione della vicenda e allo svelamento del significato ultimo della parabola stessa. Qui i detti di Gesù che seguono tale parabola dell’amministratore disonesto riguardano l’uso dei beni e del denaro. Eccoli questi detti: Ebbene, io vi dico: Procuratevi amici con la disonesta ricchezza, perché, quand’essa verrà a mancare, vi accolgano nelle dimore eterne. E poi ancora. Nessun servo può servire a due padroni: o odierà l’uno e amerà l’altro oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire a Dio e a mammona. Il cuore del problema è il denaro. E qui vi è come un ordine perentorio: fatevi amici con la disonesta ricchezza. Non sto a spiegare perché, ma chi studia il vangelo, non ha dubbi nell’affermare che questi amici sono i poveri: per esempio ancora nel vangelo di Luca si dice: vendete i vostri beni e dateli in elemosina. Lo svelamento della parabola mette al centro il denaro, ma lo mette al centro come possibilità di dono ai poveri. Questa è la via attraverso cui possiamo coniugare vangelo e denaro. Diventare amici dei poveri. Ma c’è ancora altro: c’è quel mammona, che significa colui che rimane. La parabola ci dice: chi per te rimane per sempre Dio o il denaro? Ma di questo approfondiremo la prossima volta. Sempre in questa logica di un lento svelamento.

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