Lunedì 12 luglio

di | 11 Luglio 2016

 home2dal libro del Siracide – prologo

Molti e importanti insegnamenti ci sono dati dalla legge, dai profeti e dagli altri scritti successivi, per i quali è bene dar lode a Israele quanto a dottrina e sapienza. Però non è giusto che ne vengano a conoscenza solo quelli che li leggono, ma è bene che gli studiosi, con la parola e con gli scritti, si rendano utili a quelli che ne sono al di fuori. Per questo motivo, mio nonno Gesù, dopo essersi dedicato per tanto tempo alla lettura della legge, dei profeti e degli altri libri dei nostri padri, avendone conseguito una notevole competenza, fu indotto pure lui a scrivere qualche cosa su ciò che riguarda la dottrina e la sapienza, perché gli amanti del sapere, assimilato anche questo, possano progredire sempre più nel vivere in maniera conforme alla legge.

Commento

Iniziamo la lettura del Libro del Siracide. Il testo è detto sapienziale perché vuole raccogliere la sapienza di Israele del tempo. La chiesa chiama questo libro anche con il nome di Ecclesiastico, per l’uso che se ne faceva dentro la chiesa stessa. All’inizio del 2 sec. A.c. , Gesù, Ben Sira, maestro di sapienza a Gerusalemme raccoglie in un libro il meglio del suo insegnamento. Suo nipote arrivato in Egitto probabilmente nel 132 a. C. inizia a tradurre in greco l’opera di suo nonno. Questa traduzione rimane la migliore testimonianza del libro del Siracide e della profondità del suo pensiero. Il tempo in cui vive Ben Sira è un tempo di grande cambiamenti. L’ebraismo e il giudaismo subisce l’influenza del pensiero e della filosofia greca e rischia di perdere la purezza del suo pensiero soprattutto per quanto riguarda il tema della legge, come via della vita. Uomini Sapienti, come Ben Sira, indagano la dottrina, la sapienza e cercano risposte a quello che è chiamato il tragico della morte. Lo scrivere, come dice il prologo è fatto per consegnare a tutti il proprio pensiero e ritrovare in questo modo la maniera di vivere più conforme alla legge. Un libro con tante domande e pensieri deboli, diremmo noi oggi , che cercano di intravedere una via di luce. Leggere questo libro vuol dire sondare una sapienza di vita che sembra non appartenere all’uomo moderno, ma che in realtà tocca temi molto vicini alla nostra sensibilità. A  noi viene chiesto la fatica di sondare questa sapienza.

Preghiamo

Preghiamo per Laura e per tutti i giovani che cercano di realizzare la loro vita.

4 pensieri su “Lunedì 12 luglio

  1. sr Rita

    Gli amanti del sapere possono vivere conforme alla legge. Se così è per la conoscenza umana e per l’osservanza della legge, molto più è la conoscenza del Vangelo per vivere e aiutare a vivere nella sapienza e nella vivacità della fede. Mi pare che siamo chiamati in causa tutti: nella misura in cui ascoltiamo quello che Dio ha detto anche a noi nella storia della umanità e nella storia della nostra vita, noi possiamo diventare testimoni che narrano anche agli altri la bellezza della salvezza. Preghiamo per tutti coloro che studiano la <parola di Dio che si rivela in molteplici forme: ne siano custodi e dispensatori sapienti ed efficaci.

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  2. sr.Alida

    Cambiamento ….profondità di pensiero….non un vivere in superficie …ma riuscire a cogliere quanto di importante e di bello,ci stà per ascoltare ,custodire ,vivere ..la legge ,così la Parola ,.questa è una grande possibilità che ci viene trasmessa….Con riconoscenza chiedo al Signore sia così per la vita umana…e benedica quanti ,dedicano tempo per questo Bene immenso .e perchè lo trasmettono in modo autentico..Mi unisco .alla preghiera per Laura e per tutti i giovani. .

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  3. Luca

    non è giusto che ne vengano a conoscenza solo quelli che li leggono, ma è bene che gli studiosi, con la parola e con gli scritti, si rendano utili a quelli che ne sono al di fuori

    In questo versetto colgo l’invito ad una missione quotidiana, a condividere quanto scoperto dall’incontro con la Parola con chi ancora non la frequenta.
    Chiedo al Signore la grazia di essere suoi testimoni con i fratelli lungo la via.

    Buona giornata a tutti!

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  4. Elena

    Dopo un tempo di silenzio, riposo e meditazione, torno a leggere e a scrivere con gioia ritrovata.
    La sapienza fine a se stessa non porta frutto. La condivisione, il farne parte agli altri, il cammino comune verso il bene, attraverso la storia dell’uomo nella fede, ha un senso profondo nel cristianesimo. Che l’antica sapienza illumini le nostre menti e apra i nostri cuori ad una conoscenza e ad una contemplazione ancora più profonda della bellezza di Dio e del suo amore per noi.
    Una preghiera per Laura, per Chiara e per i giovani. Affido al Signore chi soffre nel corpo e nello spirito.
    Elena

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