lasciare

di | 7 Giugno 2023

Avevo una serie di riunioni, ma ho dovuto lasciare tutto per una cosa che ci sta preoccupando. l’unica inderogabile riunione a cui ho partecipato è stata quella dal notaio per firmare i cambiamenti apportati allo statuto della cooperativa. Le altre riunioni e incontri sono saltate. Il perché è semplice da dire, drammatico da vivere. Con Roberto, che ringrazio abbiamo dovuto dare da mangiare alle api, perché rischiano di morire di fame. Per la cronaca in genere il mangiare delle api è dello zucchero, detto candito oppure acqua, zucchero e limone. Questa volta abbiamo optato per acqua zucchero e limone. Piove, le piante non fioriscono e soprattutto, se piove le api non escono dall’alveare. Di fatto la scorta di cibo messa via è tutta esaurita, ecco perché dobbiamo correre ai ripari nutrendole noi. Ho sentito anche degli amici che fanno di mestiere gli apicoltori e siamo un po’ tutti nella stessa situazione. Qualcuno dice che non era mai successo che a giugno si dava da mangiare alle api. E così ho lasciato altre cose e ho cercato di organizzare il salvataggio delle api. Ma questa idea del lasciare mi è rimasta in mente, insieme al caos dell’orto e delle api. Lasciare un mondo per entrare in un mondo nuovo, fatto di fraternità. lasciare un modo di essere chiesa per entrare in una nuova chiesa. Lasciare la religiosità per entrare nella fede. Abramo esce dalla sua terra, lascia la sua terra. questa uscita o lasciare è l’immagine, il racconto che dice bene cosa vuol dire  essere tirati fuori dalle proprie origini. La vita viene alla luce quando si esce dal ventre materno in cui mai più si ritornerà; la fede nasce con Abramo chiamato ad allontanarsi dal proprio luogo natale e il popolo d’Israele si costituisce come tale allorché è tirato fuori dalla terra d’Egitto. Ma bisogna avere il coraggio del lasciare. Mondo, chiesa, uomini e donne oggi devono avere il coraggio del lasciare. Abbiamo questo patriarca Abramo. Dio lo chiama, lo fa uscire dalla sua terra, dalle sue tradizioni, dalla sua cultura e dalle sue certezze per mandarlo verso una terra che Lui gli indicherà. Questa è la vocazione per eccellenza nel testo biblico, in genere uno sta facendo una certa cosa, Dio ti chiama e ti dice di partire, di andare a fare un’altra cosa che tu non avevi previsto, una cosa che non conosci. E Abramo si affida al progetto di Dio. Questa è la vera fede, quella che lascia le certezze per affidarsi al progetto di Dio lanciandosi nel vuoto, nel baratro delle incertezze. ed ora mi sento come in un viaggio nel deserto.

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