intermittenza

di | 21 Marzo 2021

Ieri 20 marzo era equinozio di primavera. In questo giorno i raggi del sole cadono perpendicolarmente  sull’asse di rotazione della terra. Da questo momento le giornate iniziano ad essere più lunghe della notte. Nel giorno di equinozio le ore di giorno e di notte si equivalgono. Poi appunto iniziano ad essere di più le ore del giorno di quelle della notte. È primavera! Tra l’altro proprio sull’equinozio di primavera viene calcolato il giorno della pasqua, che si celebra nella prima domenica dopo il primo plenilunio di primavera. Quest’anno la luna piena sarà il 28 di Marzo e la prima domenica dopo il plenilunio è il 4 aprile, giorno di pasqua. Dopo questa trafila sull’equinozio non voglio scadere nel banale. E allora penso a questo. Siamo ufficialmente entrati nel tempo di primavera, ma il tempo climatico dice altro, fa freddo. È come se la macchina che governa la madre terra in questo periodo funzioni ad intermittenza. Un giorno ti annuncia la primavera, il giorno dopo ti smentisce. Io sono abbastanza convinto che noi siamo così: andiamo ad intermittenza. Un giorno diciamo che siamo decisi a cambiare, il giorno dopo siamo al punto di partenza. Un giorno abbiamo in mente un progetto, il giorno dopo la vita ci smentisce su questo sogno. Un giorno pensiamo di aver trovato la soluzione ad un problema, il giorno dopo il problema si ripresenta. Un messaggio mi fa esultare di gioia, un gesto di un figlio mi commuove e poi in un attimo cambia ancora tutto e si deve ricominciare di nuova dall’inizio. Credo che la parola giusta per questa primavera non è intermittenza, ma sospensione. Si è come sospesi nell’attesa della primavera definitiva, si è come in attesa di spogliare il maglione invernale, di togliere il piumone dal letto e di mettere i sandali ai piedi. E ci viene un po’ di ansia quando questo momento non arriva subito con la primavera. Per noi è automatico: equinozio, primavera, estate. Invece madre terra ti fa attendere. E così è anche nella vita. noi andiamo per gradi che devono essere logici che devono andare in sequenza perfetta. Problema, riflessione, proposito, azione e cambiamento. Ed invece la vita è ben più complessa. Faccio solo un esempio. Il figlio non va bene, si cerca lo specialista e lo specialista risolve il problema, ma il figlio si intoppa ancora, ma allora lo specialista non va bene. I tempi della vita e dei cambiamenti sono come quelli della primavera e del suo equinozio. Sono sospesi e vanno attesi. Niente di più  

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