inizi entusiastici

di | 30 Novembre 2023

Si incomincia sempre così: si parte di slancio, con entusiasmo; può essere un lavoro, il primo giorno di lavoro; può essere una storia di amore, il primo incontro; può essere la casa nuova, la macchina nuova: questa la tengo bene, la tengo pulita e ordinata. Può essere una scelta di vita: questa è la volta buona. Ci deve essere un inizio entusiastico e carico di attese e aspettative. Funziona così e non può che essere così. C’è come un kairos, un accadimento che mi prende  e mi fa partire di slancio. È così anche sul sentiero della montagna: vedo il cartello con il numero del sentiero, vedo la direzione da seguire, le ore di cammino segnate sul cartello  e via di slancio. In quello slancio iniziale se il cartello dice 3 ore, io nel mio slancio mi dico subito  non 3 ore ma 2,30. io sono piùbravo del cartello! Poi cammino un po’ e il bollo rosso con il numero  del sentiero non lo vedo più e mi assale qualche dubbio: sarà il sentiero giusto? Oppure rischio di cacciarmi in un posto complicato. Così è la vita, così è la scelta: dopo lo slancio iniziale non vedo più il sentiero su cui camminare. Ci sono degli intoppi, delle deviazioni non previste. e lo slancio entusiastico si ferma, si inceppa, ci si siede e si pensa. In montagna, quando non vedo più il sentiero,  i bolli sul sentiero, incomincio a guardarmi in giro, magari torno un po’ indietro, ritorno sui miei passi, guardo in alto cercando la meta finale e immaginando il sentiero. Non sono esperto di bussola e quindi è inutile che tiri fuori la bussola. Piano, piano ritrovo il sentiero e riparto, non più con lo slancio iniziale, ma con un po’ più di attenzione. E nella vita? dopo lo slancio inziale, quando perdo il sentiero, l’orientamento, che fare? Bella domanda! Voi che cosa fate, nel momento dello smarrimento della vita?

2 pensieri su “inizi entusiastici

  1. Renato

    … Quando qualcuno si smarrisce in montagna e chiede aiuto il consiglio che si dà è quello di restar fermo dov’è… Io generalmente fingo di non essermi smarrito (per restar calmo) e decido o di tornare sui miei passi se il sentiero è sicuro o provo con cautela altre direzioni… Ma tu hai sicuramente qualcuno che dall’alto vede meglio la strada e dopo qualche incertezza per metterti “alla prova” ti farà vedere i bolli rossi del sentiero… Buona giornata

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  2. Sabrina

    A volte mi sono fermata, ma non é stato come in montagna, la sensazione é stata quella di sentirsi al centro di un incrocio nel buio della notte, in fondo ad un pozzo, in fondo ad un dirupo, nelle sabbie mobili, senza corda e senza aiuto nel deserto più totale. Ora l’ho capito, nella vita difficilmente possiamo fermarci per molto tempo nel dubbio e nemmeno guardare indietro, perché chi c’era, ora e spesso non esiste più, se non nei nostri ricordi e cuori! Quindi ora viaggio attrezzata e più consapevole, cerco di non aver paura o vergogna nel cercare aiuto, e vado avanti nella speranza di trovare qualcuno strada facendo e con la certezza di avere Gesù al mio fianco, con il sole e con la pioggia, sperando di non perdermi più, ma soprattutto di non perdere la Fede, che può essere davvero la nostra corda.

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