ingaggio

di | 23 Maggio 2020

Premesso che non sono interista, ma atalantino doc e quindi quello che scrivo mi costa non poco. 10 anni fa l’inter faceva il famoso triplete. Ieri, proprio nel giorno del triplete, ci lascia Gigi Simoni un grande allenatore anche dell’inter ma soprattutto Gigi Simoni era un grande uomo. Quando si parla di calcio si parla di ingaggio dei giocatori. Ingaggio è una parola tremendamente ambigua. Essa indica l’assunzione di una persona mediante la stipulazione di contratto e versamento di anticipi, cui corrisponde l’obbligo di prestazioni per un certo periodo. Un calciatore viene ingaggiato e pagato  perché deve offrire delle prestazioni. E qui la mia citazione calcistica si ferma. Solo vorrei contestare il valore economico di questi ingaggi. Non rinuncio però a parlare di questa parola, ingaggio. L’etimologia di questa parola è interessante. Essa deriva da un’altra parola che significa impegno. L’ingaggio è un impegno. Dove sta la confusione? Che noi abbiamo applicato questa parola generalmente al campo economico. Mi impegno per te e tu mi ingaggi offrendomi un compenso. Questa cosa qui mi dà tremendamente fastidio. Possibile che il nostro unico ragionamento è solo quello economico? Possibile che misuriamo il valore di una persona solo per i suoi meriti, le sue prestazioni, il suo valore economico? Possibile che alla fine creiamo gli scarti del mondo, uomini e donne che, secondo criteri economici, non possono essere ingaggiati? Possibile che ingaggiamo con la terra una questione di prendere e mai di dare? È vero l’economia è il cuore di tutto ormai, ma io non mi voglio piegare ad un’economia solo del profitto, dell’ingaggio che mi porta in dote un guadagno in termini di ricchezza. Possibile che questo tempo non ci aiuti a ragionare diversamente? Io ho paura che tutto tornerà come prima. Ed invece in nome di un futuro migliore vorrei  lasciarvi due esempi di ingaggi bellissimi che ci raccontano di un impegno che non chiede un compenso, ma che si dona e basta. Ieri le suore delle poverelle hanno rinnovato i voti. Suor Armandilla 70 anni di professione, un ingaggio, un impegno che dura da 70 anni.  Un ingaggio silenzioso ma vero, non come gli ingaggi dei calciatori che suonano la tromba su tutti i social quando donano qualche spicciolo. Un ingaggio generoso e fedele, che non cambia squadra quando vede un guadagno migliore da un’altra parte. Un ingaggio e un impegno obbediente che non pone molte condizioni e clausole, ma che dice di sì serenamente.  Mi sono di esempio queste suore per la loro fedeltà al loro ingaggio e al loro impegno. E poi il secondo esempio. Sto partecipando agli incontri di preparazione al cre di Ponteranica, sappiamo che si tratta di impostare tutto in maniera nuova. Ed è bello che tutti comune, parrocchie, associazioni, gruppi e giovani si siano lasciati ingaggiare, abbiano accettato di impegnarsi su questo fronte così importante che sono i nostri ragazzi. Un ingaggio e un impegno comune, per uno scopo più grande per Il bene di un paese. Un ingaggio e un impegno comune fatto in maniera generosa. Lasciamoci ingaggiare, assumiamo il nostro impegno per un mondo migliore.

3 pensieri su “ingaggio

  1. sr Alida

    Grazie don che mi dai notizie anche delle mie consorelle ,oltre che insegnarci ad essere persone sagge .

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  2. sr rita

    Iniziamo oggi a vivere il nostro ingaggio, ciascuno dove si trova e per come vive e per chi vive. Mi piace pensare una vita ingaggiata, cioè di valore.

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