Gc 2,1-8 1 Fratelli miei, non mescolate a favoritismi personali la vostra fede nel Signore nostro Gesù Cristo, Signore della gloria. 2 Supponiamo che entri in una vostra adunanza qualcuno con un anello d’oro al dito, vestito splendidamente, ed entri anche un povero con un vestito logoro. 3 Se voi guardate a colui che è vestito splendidamente e gli dite: “Tu siediti qui comodamente”, e al povero dite: “Tu mettiti in piedi lì”, oppure: “Siediti qui ai piedi del mio sgabello”, 4 non fate in voi stessi preferenze e non siete giudici dai giudizi perversi? 5 Ascoltate, fratelli miei carissimi: Dio non ha forse scelto i poveri nel mondo per farli ricchi con la fede ed eredi del regno che ha promesso a quelli che lo amano? 6 Voi invece avete disprezzato il povero! Non sono forse i ricchi che vi tiranneggiano e vi trascinano davanti ai tribunali? 7 Non sono essi che bestemmiano il bel nome che è stato invocato sopra di voi? 8 Certo, se adempite il più importante dei comandamenti secondo la Scrittura: amerai il prossimo tuo come te stesso, fate bene;
commento
Giacomo approfondisce nel secondo capitolo un tema a lui caro: la giustizia sociale. la fede in Cristo deve cambiare la mentalità e i comportamenti dei cristiani nei riguardi delle condizioni economiche e sociali delle persone. L’imitazione di Cristo deve tradursi in un atteggiamento di rispetto per ogni persona, al di là della sua condizione sociale e delle sue convinzioni personali. le comunità cristiane per le quali scrive Giacomo erano formate in gran parte da persone povere, umili; eppure era presente anche tra loro l’ossequio deferente verso i ricchi e il disprezzo per gli straccioni e gli schiavi, per chi era anche solo un po’ più povero o emarginato. E’ questo un fatto che si ripete spesso nella società (e a volte anche nelle comunità cristiane) tra chi ha migliorato la sua situazione, tra chi è “arrivato” e tende a giudicare e disprezzare gli altri, i più deboli. Giacomo ricorda come molte ingiustizie e tante violenze sono commesse proprio dai ricchi e da chi detiene il potere. Queste persone a volte usano la religione come trampolino di lancio per le loro scelte, ma non ne accolgono il messaggio di semplicità, disinteresse e servizio. Giacomo rivolge un richiamo anche a noi perchè rispettiamo e difendiamo i diritti delle minoranze in ogni parte del mondo, incominciando da quelle presenti nella nostra società.
Preghiamo
Preghiamo per tutti i poveri
Dio non ha forse scelto i poveri nel mondo per farli ricchi con la fede….In prima persona sono chiamata ad amare i poveri così come sono ed a essere povera a mia volta ,questo cammino è arduo ,ma bello ,un richiamo al rispetto di ogni persona ,sapendoci amati ciascuno e in modo unico ,un richiamo alle cose essenziali,al concreto della vita ,con la vera ed unica ricchezza la fede… la fiducia nel Signore non concede preferenze alla ricchezza materiale…Prego per tutti i poveri ,e perchè nel nostro vivere e in quello di chi governa ci prendiamo cura dei più poveri senza preferire nazionalità ,o strumentalizzando la fede…o per prendere potere .
Dio non ha forse scelto i poveri nel mondo per farli ricchi con la fede….In prima persona sono chiamata ad amare i poveri così come sono ed a essere povera a mia volta ,questo cammino è arduo ,ma bello ,un richiamo al rispetto di ogni persona ,sapendoci amati ciascuno e in modo
unico ,un richiamo alle cose essenziali,al concreto della vita ,con la vera ed unica ricchezza la fede… la fiducia nel Signore non concede preferenze alla ricchezza materiale…Prego per tutti i poveri ,e perchè nel nostro vivere e in quello di chi governa ci prendiamo cura dei più poveri senza preferire nazionalità ,o strumentalizzando la fede…o per prendere potere .
..se adempite il più importante dei comandamenti secondo la Scrittura: amerai il prossimo tuo come te stesso, fate bene.
Amore e favoritismi pare che non si armonizzino. La fede, l’amore, le relazioni sono qualcosa di più serio e stabile. Adempiere i comandamenti dell’amore secondo la scrittura, mi pare significhi viverli secondo la persona di Gesù che ha saputo armonizzare in sé -e non solo insegnare – l’amore per Dio e per l’uomo, dimostrando che non sono una cosa diversa. Che il Signore ci custodisca in questa armonia.
Amare il prossimo come se stessi….
Preghiamo per tutti i poveri, gli anziani soli, gli emarginati…. uscire da se stessi e diventare dono, forse è in questo la meravigliosa esperienza dell’essere cristiani. Fino in fondo, senza se e senza ma. Semplicemente con amore. Amore ricevuto e amore che si rigenera e si espande. Per molti e…. non è mai abbastanza!!