venerdì 9 agosto

di | 9 Agosto 2019

Gc 2,8-13                                                                                                                     8 Certo, se adempite il più importante dei comandamenti secondo la Scrittura: amerai il prossimo tuo come te stesso, fate bene; 9 ma se fate distinzione di persone, commettete un peccato e siete accusati dalla legge come trasgressori. 10 Poiché chiunque osservi tutta la legge, ma la trasgredisca anche in un punto solo, diventa colpevole di tutto; 11 infatti colui che ha detto: Non commettere adulterio, ha detto anche: Non uccidere. Ora se tu non commetti adulterio, ma uccidi, ti rendi trasgressore della legge. 12 Parlate e agite come persone che devono essere giudicate secondo una legge di libertà, perché 13 il giudizio sarà senza misericordia contro chi non avrà usato misericordia; la misericordia invece ha sempre la meglio nel giudizio.

Commento

Per giustificare e dare motivazioni alla giustizia verso il povero, Giacomo utilizza il grande comandamento dell’amore verso il prossimo. Nel Nuovo Testamento abbiamo molte conferme circa l’assoluta centralità dell’amore del prossimo. Cito tra tutte la parola di Romani 13,8-10 che inizia in questo modo: “Non abbiate alcun debito con nessuno, se non quello di un amore vicendevole; perché chi ama il suo simile ha adempiuto la legge…” Anche la questione della legge che va rispettata per intero e degli esempi che pone sono tutti indirizzati a focalizzare l’attenzione sul comandamento dell’amore per il prossimo. L’esempio è per riprendere il tema della “preferenza di persone”: l’amore per il prossimo esige in modo assoluto il precetto del non fare tale preferenza, pena il perdere tutto il suo valore. Mi sembra chiaro che il rischio è quello di un amore per il prossimo molto selettivo! Ma il prossimo è ogni persona che il Signore avvicina a noi, senza criteri particolari di virtù e di merito. E per questa via Giacomo introduce quella che è la fisionomia profonda del comandamento dell’amore del prossimo, cioè la misericordia. La norma del non fare preferenza di persone si attua attraverso il precetto della misericordia. La misericordia è la guida profonda del comandamento dell’amore. E’ a questa condizione che il precetto dell’amore può essere veramente qualificato come “regale” perché celebra l’amore di Dio per noi, amore che non si arresta davanti a nessuna persona e a nessuna ferita.

Preghiamo

Preghiamo per don Antonio

 

2 pensieri su “venerdì 9 agosto

  1. Elena

    L’amore di Dio non fa preferenze, il nostro sí. Del resto è facile amare chi ci ama, chi ci riconosce, chi è presente o simpatico, rispettoso o buono con noi , o…. potremmo stilare un elenco delle persone meritevoli del nostro amore. Persone scelte.
    Il bello di Dio è che ci ha scelti tutti, e che ha sempre avuto un debole per chi è in fatica, povero, respinto, invisibile, ammalato, scartato, emarginato, peccatore. Tanto da ricordarcelo attraverso Gesù stesso, misericordia ed amore in persona! Se solo riuscissimo a superare un poco i nostri limiti e vivessimo un poco di più questi due comandamenti essenziali, l’amore per Dio e l’amore per il prossimo, tutto il prossimo…
    Chiedo la forza ed il coraggio per vivere ogni giorno nel mondo questo mio essere cristiana, perché non è affatto semplice guardare e vedere con gli occhi di Dio…
    Prego per don Antonio.

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  2. sr Alida

    Parlare e agire secondo la VERA libertà e con misericordia è un invito solenne da tenere presente :amare il prossimo come se stessi >fare il bene per ciascuno che incontriamo…E’ vero bisogna vedere con gli occhi di Dio .Mentre chiedo questa grazia ,prego per don Antonio. Oggi S.Benedetta della croce Patrona d’Europa ,sorvegli in particolare l’Italia nella sua crisi di governo

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