giovedì 27 agosto

di | 26 Agosto 2015

home2Rut 1,1-17

1 Al tempo dei giudici, ci fu nel paese una carestia e un uomo con la moglie e i suoi due figli emigrò da Betlemme di Giuda nei campi di Moab. 2 Quest’uomo si chiamava Elimèlec, sua moglie Noemi e i suoi due figli Maclon e Chilion; erano Efratei, di Betlemme di Giuda. Giunti nei campi di Moab, vi si stabilirono. 3 Poi Elimèlec, marito di Noemi, morì ed essa rimase con i suoi due figli. 4 Questi sposarono donne moabite: una si chiamava Orpa e l’altra Rut. Abitarono in quel luogo per dieci anni. 5 Poi morirono anche Maclon e Chilion, e la donna rimase senza i suoi due figli e senza il marito.

Commento

 Iniziamo allora questa nuova avventura. La lettura e il commento del libro di Rut. Si tratta di un piccolo libro di 4 capitoli del primo testamento. Anche se brevissimo nella sua scrittura è comunque una perla preziosa per il suo messaggio di speranza e di tolleranza. Ho messo quest’oggi i primi 5 versetti per capire come collocare il testo. il libro di  Rut fa parte, per la tradizione ebraica, dei testi chiamati Meghillot, benedizioni. Si tratta di rotoli della bibbia ebraica che venivano letti in particolari momenti di festa. Rut veniva letto nella festa di Pentecoste.  il racconto non è un fatto storico, ma si tratta di un racconto esemplare. Ogni nome ha un significato particolare. Per esempio Rut vuol dire amica e questo sarà una delle qualità di Rut. Per chi non conosce il mondo della Bibbia, era praticamente impossibile per un ebreo  pensare di cercare moglie al di  fuori del popolo ebreo. Questo per un motivo di purità. Il testo di oggi ci di che  durante una carestia, Elimelec di Efrata (cioè della nostra Betlemme, patria del re Davide) sia emigrato in terra straniera, nel vicino paese transgiordanico di Moab insieme alla moglie Noemi ed ai due figli. I due figli sposano altrettante donne moabite (straniere)  Tuttavia la disgrazia si abbatte sulla loro casa: sia Elimelec che i due figli muoiono nel giro di pochi anni.  La cose interessante di questi primi versetti è che la storia degli uomini e delle donne della  Bibbia costruisce alleanze che vanno al di là di ogni regola e che invece seguono il canone dell’amore. In questo senso non ci sono confini di razze e l’alleanza che abbiamo conosciuto in Esodo è per tutti gli uomini. Ma la cosa più drammatica è che questa storia è segnata da un inizio di carestia, emigrazione in terra straniera, morte in terra straniera e ricerca del pane quotidiano. Mi pare che le conosciamo bene queste storie…. Leggendo vedremo dove  è la bellezza di Rut. Intanto accontentiamoci di questo inizio.

Preghiamo

Preghiamo per Mauro un amico che oggi ha avuto un incidente sul lavoro ed è grave in ospedale.

Dal vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Vegliate, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo. Chi è dunque il servo fidato e prudente, che il padrone ha messo a capo dei suoi domestici per dare loro il cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così! Davvero io vi dico: lo metterà a capo di tutti i suoi beni.  Ma se quel servo malvagio dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda”, e cominciasse a percuotere i suoi compagni e a mangiare e a bere con gli ubriaconi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli ipocriti: là sarà pianto e stridore di denti».

 

Un pensiero su “giovedì 27 agosto

  1. sr Rita

    Storie di sempre. Carestia, guerra, povertà sono la causa di tanti esodi che non vanno a lieto fine. Come già detto, sono storie di sempre, anche di oggi. Ma penso che incontreremo alcune differenze nel modo di vivere queste storie. Noemi, il perno della famiglia sia quando inizia l’esodo, sia quando rimane sola con i figli, prima, e con le nuore poi. Donna coraggiosa e libera. Donna necessaria anche oggi, per vivere la vedovanza e le disavventure, con il cuore attaccato alle radici della fede e della cultura. Volentieri prego per Mauro e per tanti che nel lavoro incontrano altra fatica e dolore.

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