vigilia di natale – Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Zaccarìa, padre di Giovanni, fu colmato di Spirito Santo e profetò dicendo:
«Benedetto il Signore, Dio d’Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo,
e ha suscitato per noi un Salvatore potente
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva detto
per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:
salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza,
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati.
Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio,
ci visiterà un sole che sorge dall’alto,
per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre
e nell’ombra di morte,
e dirigere i nostri passi
sulla via della pace».
Commento
Siamo alla vigilia di Natale. Non ci sarà la messa di mezzanotte, ma solo la messa delle 20 o 20,30. Ma non è quella la questione più drammatica. Penso che la questione più seria è quella di saper mettere al centro dell’attenzione il Signore che nasce. Lui è il cuore del natale. Il vangelo che commentiamo è quello della mattina della vigilia. Come abbiamo ascoltato l’inno di Maria, il magnificat così ora ascoltiamo l’inno di Zaccaria, il papà di Giovanni Battista. Questo inno è il Benedictus. Anche Zaccaria riceverà in dono lo Spirito e anche dal suo cuore sgorgherà un inno di lode e di benedizione, come da Elisabetta e da Giovanni. Lo Spirito aprirà la bocca di colui che era stato reso muto per la sua incredulità, lo Spirito infatti avvolge nell’Amore e trasforma la mancanza di fede in fiducia, in adesione alla Volontà di Dio. La promessa di Dio si realizza “come sole che sorge dall’alto”, come dono continuo, come visita al suo popolo. Dio – letteralmente -“guarda giù”: visita! Ecco perché anche noi oggi ci troviamo a benedire Dio. Egli ci guarda dall’Alto e ci svela, in questo Natale ormai alle porte, il suo amore che salva. Apriamoci riconoscenti, con cuore disponibile e accogliente, al dono della Sua venuta.
Preghiamo
Preghiamo per tutti i papà.
Pregando per i papà, sottolineo la bellezza di un Dio/papà che dona Tenerezza ed è sempre pronto al perdono!
Abbiamo vegliato, abbiamo letto, abbiamo ascoltato, abbiamo meditato, abbiamo pregato. Sono dunque pronti i nostri cuori all’incontro con l ‘Atteso?
Siamo dunque pronti, noi, a vivere questo Natale profondo e misterioso più che mai, negli eventi della storia e del tempo, per accoglierne la gioia, la bellezza, l’umiltà, la semplicità?
Che l’attesa si traduca in pace perché il Bambino che viene porta la luce nelle nostre vite e cerca la nostra tenerezza per riportarci alla tenerezza del Padre.
Preghiamo per i papà e per Alberto.
Viene a visitarci dall’alto un Sole che sorge….. Ricordiamo tutti i papà Alberto e sr Miriam
Buon Natale di cuore a tutti
buon natale