Matteo 13,10-13
Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: “Perché a loro parli con parabole?”. 11Egli rispose loro: “Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha. 13Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo non ascoltano e non comprendono.
Commento
Perché parli con parabole? È la domanda che i discepoli pongono a Gesù dopo che hanno ascoltato la parabola del seminatore. Sembra che Gesù avvolge il suo messaggio dentro un mistero, il mistero del regno dei cieli. Ho trovato due spiegazioni a questa domanda. Sembrano due spiegazioni una opposta all’altra, ci possono stare tutte e due, ma alla fine ci accorgeremo che Gesù sceglie una delle due risposte. La prima riposta è la seguente: Gesù parla in parabole non per nascondere il significato di quello che vuole dire, ma perché vuole trovare un modo per coinvolgere chi ascolta, diciamo che vuole coinvolgere cuore e intelligenza. La seconda risposta è quella dove si mette in evidenza come alla fine di tutto rimane come un mistero che non vogliamo comprendere. Gesù parla in parabole perché sembra quasi che i suoi discepoli e la folla non possano sopportare il mistero della vita stessa di Gesù. Vedremo più avanti nella spiegazione della parabola di che mistero si tratta.
Preghiamo
Preghiamo per Angelo
Essere cristiani coinvolge intelligenza e cuore.. Serve sempre un aumento di fede di fiducia nella Sua Parola.. Preghiamo per Angelo.