giovedì 14 dicembre

di | 13 Dicembre 2017

lettera ai romaniGiovedì 14 dicembre ’17 – Rm 9,19-29

19Mi potrai però dire: “Ma allora perché ancora rimprovera? Chi infatti può resistere al suo volere?”. 20O uomo, chi sei tu, per contestare Dio? Oserà forse dire il vaso plasmato a colui che lo plasmò: “Perché mi hai fatto così?”. 21Forse il vasaio non è padrone dell’argilla, per fare con la medesima pasta un vaso per uso nobile e uno per uso volgare? 22Anche Dio, volendo manifestare la sua ira e far conoscere la sua potenza, ha sopportato con grande magnanimità gente meritevole di collera, pronta per la perdizione. 23E questo, per far conoscere la ricchezza della sua gloria verso gente meritevole di misericordia, da lui predisposta alla gloria, 24cioè verso di noi, che egli ha chiamato non solo tra i Giudei ma anche tra i pagani. 25Esattamente come dice Osea:
Chiamerò mio popolo quello che non era mio popolo
e mia amata quella che non era l’amata.
26E avverrà che, nel luogo stesso dove fu detto loro:
“Voi non siete mio popolo”,
là saranno chiamati figli del Dio vivente.
27E quanto a Israele, Isaia esclama:
Se anche il numero dei figli d’Israele
fosse come la sabbia del mare,
solo il resto sarà salvato;
28perché con pienezza e rapidità
il Signore compirà la sua parola sulla terra.
29E come predisse Isaia:
Se il Signore degli eserciti
non ci avesse lasciato una discendenza,
saremmo divenuti come Sòdoma
e resi simili a Gomorra.

Commento

La parola commentata ieri ci induce a questa riflessione: ma perché se Dio è misericordia deve rimproverare gli ebrei e a volte sembra rimproverare anche noi? Chi infatti può resistere al suo volere?”. La risposta è che Dio vuole essere assolutamente libero di disporre come vuole della sua misericordia: ebbene, faccia pure, ma tolga allora quel rimprovero per una condizione di peccato umanamente inevitabile. La risposta divina è duplice. Innanzi tutto, la creta non può dire al vasaio che l’ha plasmata: perché mi hai fatto così? Cioè l’uomo non può dire a Dio perché mi hai fatto così. La seconda riposta di Dio è invece una spiegazione circa il comportamento di Dio.  Dio vuole “manifestare la sua ira e far conoscere la sua potenza”: da una parte cioè Egli tiene fermo il suo giudizio su quello che è male, e questa è la sua “ira”. Dall’altra Egli vuole rivelare tutta la potenza della sua misericordia. Per questo, Egli “ha sopportato con grande magnanimità “gente meritevole di collera” (alla lettera “vasi di collera”)…per far conoscere la ricchezza della sua gloria verso “gente meritevole di misericordia” (alla lettera “vasi di misericordia”). Tutto questo rivela in pienezza la potenza della sua misericordia “verso di noi, che Egli ha chiamato non solo tra i Giudei ma anche tra i pagani”. E questi sono i cristiani. Questi siamo “noi”, chiamati sia tra i Giudei sia tra i pagani! Misericordia per tutti, sia Giudei sia pagani. Nessuno con diritti o meriti prevalenti!

Preghiamo

Preghiamo per quei sacerdoti che sono in difficoltà

2 pensieri su “giovedì 14 dicembre

  1. . Elena

    La Misericordia chiama figli tra tutti gli uomini, vicini e lontani, tra persone credenti e no, tra varie fedi. Credo che il Signore sappia dove e come pescare…. A noi il compito di lasciarci affascinare da questo Amore che chiama fratelli persone tanto diverse, che ci coinvolge in un unico piano di salvezza. Voluto per tutti, come ci ricorda Gesù nel Vangelo.
    Preghiamo per i sacerdoti in difficoltà e per ogni persona chiamata a fare delle scelte.

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  2. srAlida

    Forse che il vasaio non è il padrone dell’argilla e di fare con la medesima pasta un vaso per uso
    nobile e uno per uso volgare? Chiamerò mio popolo quello che non era mio popolo…e diventeranno figli del Dio vivente…..E’ un futuro bello e ricco di speranza ..L’immagine del vasaio che rifà con gli stessi cocci un vaso nuovo mi piace sempre ,anche se a volte mi scoccia , che mi usi per un motivo umile ,ma di sicuro è il bene per me ..mi aiuta a vivere da poverella .e che rifaccia il vaso con gli stessi cocci è una grossa opportunità per vivere da figlia ..e allora chiedo l’abbandono alla Sua volontà ,contenta e grata che riversi su me e sul mondo la Sua ira per il male e la Sua infinita misericordia su me e slull’umanità intera .Mi unisco di cuore alla preghiera per i sacerdoti in difficoltà e per quanti favoriscono la morte e il male ,invece della vita e dl bene ..

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