giovedì 13 giugno

di | 13 Giugno 2019

Salmo 73 – Titolo: IL CANTO DEL CUORE

Grazie, Signore, che qualcuno ti preghi così. E, oltre il bene, ti dica anche il male che pensiamo di te. Che ti dica i pensieri che gli umili non osano dire;

 

Salmo. Di Asaf.

Quanto è buono Dio con gli uomini retti,
Dio con i puri di cuore!

2 Ma io per poco non inciampavo,
quasi vacillavano i miei passi,

3 perché ho invidiato i prepotenti,
vedendo il successo dei malvagi.

4 Fino alla morte infatti non hanno sofferenze
e ben pasciuto è il loro ventre.

5 Non si trovano mai nell’affanno dei mortali
e non sono colpiti come gli altri uomini.

6 Dell’orgoglio si fanno una collana
e indossano come abito la violenza.

7 I loro occhi sporgono dal grasso,
dal loro cuore escono follie.

8 Scherniscono e parlano con malizia,
parlano dall’alto con prepotenza.

9 Aprono la loro bocca fino al cielo
e la loro lingua percorre la terra.

10 Perciò il loro popolo li segue
e beve la loro acqua in abbondanza.

11 E dicono: «Dio, come può saperlo?
L’Altissimo, come può conoscerlo?».

12 Ecco, così sono i malvagi:
sempre al sicuro, ammassano ricchezze.

13 Invano dunque ho conservato puro il mio cuore,
e ho lavato nell’innocenza le mie mani!

14 Perché sono colpito tutto il giorno
e fin dal mattino sono castigato?

15 Se avessi detto: «Parlerò come loro»,
avrei tradito la generazione dei tuoi figli.

16 Riflettevo per comprendere questo
ma fu una fatica ai miei occhi,

17 finché non entrai nel santuario di Dio
e compresi quale sarà la loro fine.

18 Ecco, li poni in luoghi scivolosi,
li fai cadere in rovina.

19 Sono distrutti in un istante!
Sono finiti, consumati dai terrori!

20 Come un sogno al risveglio, Signore,
così, quando sorgi, fai svanire la loro immagine.

21 Quando era amareggiato il mio cuore
e i miei reni trafitti dal dolore,

22 io ero insensato e non capivo,
stavo davanti a te come una bestia.

23 Ma io sono sempre con te:
tu mi hai preso per la mano destra.

24 Mi guiderai secondo i tuoi disegni
e poi mi accoglierai nella gloria.

25 Chi avrò per me nel cielo?
Con te non desidero nulla sulla terra.

26 Vengono meno la mia carne e il mio cuore;
ma Dio è roccia del mio cuore,
mia parte per sempre.

27 Ecco, si perderà chi da te si allontana;
tu distruggi chiunque ti è infedele.

28 Per me, il mio bene è stare vicino a Dio;
nel Signore Dio ho posto il mio rifugio,
per narrare tutte le tue opere.

Commento

Questa straordinaria storia d’un’anima registra il travaglio interiore di un credente, forse un sacerdote, in crisi di fede di fronte al trionfo dell’ingiustizia nel mondo. La sua vicenda spirituale diventa preghiera, poesia e testimonianza attraverso i due atti in cui è distribuito questo salmo sapienziale. Il primo è il ritratto appaiato dell’empio e del giusto così come si presenta nello scandalo della storia: l’ingiusto è tratteggiato con uno sdegno e una nausea difficilmente superabili, l’arroganza e la volgarità del potere hanno qui la loro più sarcastica rappresentazione. La tentazione di abbandonare ogni onestà e di essere come loro è, però, subito spezzata da un «finche…». Il poeta, infatti, ritorna nel Tempio e nel silenzio della sua coscienza: lì riesce a comprendere il destino, la «fine», il «poi» dell’empio e del giusto. Allora i suoi occhi si aprono e in quello che è stato definito «il più bel testo spirituale dell’Antico Testamento» il salmista lascia il suo testamento ultimo di fede e di speranza: «Il mio bene è di aderire al mio Dio»

Preghiamo

Preghiamo per gli amici di don Roberto

3 pensieri su “giovedì 13 giugno

  1. Elena

    Sì, il Signore ci prende per mano ed è sempre con noi. Questo salmo è bellissimo! Ci sono dentro migliaia e migliaia di storie faticose, storie di donne e di uomini nel dubbio, però credenti e alla fine convinti di fare la cisa giusta nell’unica adesione possibile ad una sana coscienza. L’adesione al Padre e alle sue vie rette e giuste, oltre ogni se e ogni ma, oltre ogni nostro piccolo sguardo o raggio d’azione. E allora, questo Padre e Signore non deluderà le nostre scelte…
    Prego con tutto il cuore per gli amici di don Roberto…. quanto dolore sul dolore.

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  2. sr Alida

    Finchè entrai nel santuario di Dio …Tu mi hai preso per la mano destra..mi guiderai ,viene meno il mio cuore ,il mio bene è stare vicino a Dio….Al sicuro nel suo santuario ,il cuore si riempie di riconoscenza ,perchè nono stante tutte le solitudini e nonostante noi povere creature ,ma chiamate per essere sue immagini ,ci tiene nella sua mano e se cadiamo cadiamo in essa .rimanga con noi questa consapevolezza .Prego con voi per gli amici di don Roberto e per te don Sandro .

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  3. sr rita

    “Il mio bene è di aderire al mio Dio».
    In queste pochissime parole c’è il senso di ogni vocazione, di ogni santità, di ogni desiderio di salvezza. Si, dentro il salmo preso in considerazione c’è davvero la vita di tante persone, lo
    scandalo del divario tra ricchi e poveri, tra oppressi e oppressori. Donaci, Signore, il discernimento per riconoscere dove sta il nostro bene.

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