Nella narrazione quella normale, tradizionale, noi prendiamo le parole e secondo il nostro schema di valori facciamo presto a mettere a posto le cose. Quindi secondo questa lettura, i fratelli che volevano prima uccidere e di fatto hanno venduto il fratello sono i colpevoli di tutto quanto è successo. il testo sembra che ci aiuti a ragionare in questa direzione: “I suoi fratelli, vedendo che il loro padre amava lui più di tutti i suoi figli, lo odiavano e non riuscivano a parlargli amichevolmente”. Così dice il libro della Genesi e questo secondo il nostro schema può bastare per addossare la colpa ai fratelli. Odiavano, non riuscivano a parlargli amichevolmente. Quante storie di fratelli, conoscono questa realtà! Magari non tutte vanno a finire male come quella di Giuseppe, sicuramente tante conoscono la fatica di parlarsi amichevolmente, non si odia ma nemmeno ci si saluta. Ed in genere diciamo: è l’altro che non mi saluta e allora io non lo saluto più. E da qui nasce l’altro passaggio straordinario di questo testo. Giuseppe esce per cercare i suoi fratelli e non li trova. Ma forse il testo vuol dire che tra quei fratelli ormai non c’era più comunicazione. E noi facciamo presto a mettere insieme le cose: c’è una vittima, in questo caso Giuseppe, e ci sono coloro che hanno commesso il gesto di vendere il fratello, gli altri fratelli. Ed è facile anche prendere la parte del povero Giuseppe. La bibbia non è così semplificatrice delle cose. Di Giuseppe si dicono alcune cose interessanti. Essendo ancora giovane, stava con i figli di Bila e i figli di Zilpa, mogli di suo padre. Ora Giuseppe riferì al padre di chiacchiere maligne su di loro. Protetto dal padre può fare questa azione che è la malignità nei confronti degli altri. E poi rimane aperta quella strana questione dei suoi sogni: egli sognava i suoi fratelli inchinati ai suoi piedi. La bibbia non semplifica, scandaglia nel profondo, per arrivare al cuore del problema; la bibbia non immagina colpevoli, cerca le strade del perdono e della riconciliazione, chiedendo a tutti un cambiamento. Al padre, al figlio Giuseppe, ai fratelli di Giuseppe. Se vogliono rincontrarsi tutti devono mettere in atto un cambiamento. Questa è la storia di una famiglia divisa che sperimenta un vissuto che fa soffrire i fratelli non vanno d’accordo e il padre non sa bene come comportarsi. Vedremo domani come il testo ci propone due ingiustizie.