Vivo in una specie di eterno equilibrismo: Ieri questo equilibrismo era legato alla questione del lavoro. equilibrismo tra darsi da fare e produrre, cioè lavorare sodo, oppure permettersi tante pause. Non storcete subito il naso dicendo si lavora punto e basta. non è poi così scontato e semplice. Noi di questi tempi viviamo di questo equilibrismo drammatico: tra la scelta di salvaguardare l’economia e la scelta di salvaguardare la salute. Sono tutte e due importanti, ma come tenerle insieme? Ecco il vero problema non è l’equilibrismo, ma tenere insieme gli opposti. Come faccio? Dicevo dell’esperienza del lavoro qui da noi. Come faccio a tenere insieme le esigenze del lavoro che chiede di lavorare e di produrre, con la questione di fare un’esperienza anche educativa. Provate a combinare orari, pause, contro pause, necessità di parlare un po’. Ditemi non tanto quale equilibrismo trovare, ma come tenere insieme questi pezzi tutti importanti. E non ditemi semplicemente che il lavoro è lavoro e bisogna educarsi al lavoro, al ritmo del lavoro. Potrei citarne un’infinità di questi equilibrismi. Ne dico solo un altro: quello tra uso della casa a cui tutti possono accedere, e ordine delle cose, pulizia. Anche qui non fatela veloce: dicendo servono delle regole chiare. Ma i vostri figli rispettano tutte le regole chiare che voi chiedete a loro circa l’ordine della loro camera? Io non ho grandi riposte. Sono disarmato di fronte a tutto questo. Non so trovare il giusto equilibrio su queste questioni. Forse perchè nemmeno io conosco il giusto equilibro delle cose della vita. non solo perché non sono ordinato, ma perché manco di una mia unità interiore. A volte con me stesso e con gli altri perdo la pazienza, mi arrabbio, brontolo e non ne lascio correre una. Altre volte sono calmo e cerco di spiegare la ragione, di trovare motivazioni. Faceva così anche Gesù con i suoi discepoli, lì chiamava a sé, spiegava le cose, i discepoli dicevano che avevano capito e poi ritornavano quelli di sempre e allora Gesù ricominciava da capo. Ogni giorno con una pazienza infinita. Forse è da fare proprio così ricominciare ogni volta da capo. Ma che pazienza ci vuole per una cosa simile!!!! Non ho dato risposte agli equilibrismi e alle sintesi educative, perché non ne ho! Perché io stesso non conosco queste sintesi. Datemi voi delle risposte!!! Io qui mi sento spiazzato. Intanto guardo la mia piccola realtà e so che sta in piedi non per equilibrismi, ma per una strana alchimia di cose che messe tutte insieme fanno andare avanti il tutto. Qualcuno chiama questo buona volontà, qualcun altro provvidenza, io dico semplicemente vivere e operare il bene. So che non basta, ma a volte me lo faccio bastare per andare avanti ancora un giorno.
Certamente nella vita l’equilibrio è cosa importante.. Penso anche qui alla parola cammino perché non diventi equilibrismo..