domenica 8 luglio

di | 7 Luglio 2018

trinità 14 domenica T. ordinario – Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono. Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità. Gesù percorreva i villaggi d’intorno, insegnando

Commento

Gesù annunciando il suo insegnamento nella sua città suscita contraddizioni; alcuni si stupiscono della sua sapienza, altri la rifiutano. Il suo ministero in Galilea, con questo insegnamento di sabato nella sinagoga, subisce un fallimento totale. Non per nulla nella finale del racconto, Marco annota che Gesù “si meravigliava della loro incredulità”. Ora qual’è il motivo di questa chiusura nei suoi riguardi? La si intuisce molto bene dalle reazioni riferite dall’evangelista. “Donde gli vengono queste cose? Non è costui il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo?”. Come può insegnare tutto questo? Cosa presume di essere? E’ nato da povera gente, niente formazione particolare da un grande rabbì, ha imparato un mestiere nella bottega artigianale di Giuseppe. Tutti l’hanno visto crescere. La conoscenza diretta del suo ambiente familiare impedisce loro di riconoscere in lui un inviato di Dio. Egli rimane sempre per loro soltanto “il falegname”. La situazione precipita, quando Gesù notando questo forte rifiuto nei suoi confronti, solennemente afferma: “Un profeta non è disprezzato che nella sua patria, fra i suoi”. Gesù non fa nulla per accattivarsi la loro simpatia. E’ troppo importante la scelta di Dio per farne una merce di scambio al fine di ottenere popolarità e consenso. Vale sempre l’agire del Signore: “Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole per confondere i forti”. Gesù si mette davanti ad ogni uomo con la sua debolezza e con la sua proposta di salvezza: tocca ad ognuno decidere se accoglierlo o rifiutarlo.

Preghiamo

Preghiamo per Graziano

4 pensieri su “domenica 8 luglio

  1. srAlida

    Gesù sceglie una via debole secondo la mentalità del mondo per istruirci sul Suo amore …Facilmente noi amiamo un pò con il cuore un pò secondo il nostro punto di vista e per quanto conosciamo in apparenza…Ma quello che Egli è e noi siamo veramente che conta ….I parenti ,il lavoro sono buoni indizi ,occorre rimanere in ascolto per ricevere il dono che Dio ci fa come singolo e comunità…mentre prego per Graziano vi auguro buona domenica !

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  2. . Elena

    I nostri occhi ed il nostro cuore sono troppo spesso velati da una patina che ci impedisce di vedere e sentire ” oltre”….
    Oltre l’apparenza, oltre ciò che dice la gente, oltre il comune sentire e appartenere. Ho conosciuto una persona, molti anni fa e le sue azioni parlavano di Dio. Gli ho detto che era un dono, un uomo di Dio e lui, semplicemente, mi ha risposto di essere non credente. Ho sorriso,vricordo. Anni dopo, attraverso un’infermita’ significativa mi ha detto:-Sai, ho sentito la presenza di Dio, non so bene come, ma in” qualcosa” ho cominciato a credere…-
    Dio è a volte proprio dove meno ce lo aspettiamo…
    È importante riuscire a guardare, ad andare “oltre”…
    Prego per Graziano.

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  3. . Elena

    I nostri occhi ed il nostro cuore sono troppo spesso velati da una patina che ci impedisce di vedere e sentire ” oltre”….
    Oltre l’apparenza, oltre ciò che dice la gente, oltre il comune sentire e appartenere. Ho conosciuto una persona, molti anni fa e le sue azioni parlavano di Dio. Gli ho detto che era un dono, un uomo di Dio e lui, semplicemente, mi ha risposto di essere non credente. Ho sorriso,ricordo. Anni dopo, attraverso un’infermita’ significativa mi ha detto:-Sai, ho sentito la presenza di Dio, non so bene come, ma in” qualcosa” ho cominciato a credere…-
    Dio è a volte proprio dove meno ce lo aspettiamo…
    È importante riuscire a guardare, ad andare “oltre”…
    Prego per Graziano.

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  4. sr Rita

    Le parole del vangelo oggi potrebbero far intendere che Gesù, per ripicca, non fa molti miracoli nella sua città. E’ vero che non viene accettato da alcune categorie di persone. Ma i miracoli non avvengono perché la gente non ha fede. Diverse volte Gesù ha affermato: la tua fede ti ha salvato.
    Che la nostra fede sia il terreno su cui Dio agisce anche oggi con la sua potenza di amore.
    Preghiamo per la Fraternità( d’ Italia) Luigi Palazzolo che sta facendo la sua assemblea, anche elettiva. Sia illuminata dallo Spirito di Gesù.

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